È di questi giorni la notizia che ha creato apprensione nelle tifoserie di sette società sparse nel mondo: l’universo della 777 Partners, fondo americano che controlla il Genoa e altre sei squadre – Hertha Berlino, Melbourne Victory, Red Star FC, Siviglia, Standard Liegi e Vasco da Gama – e che a settembre 2023 aveva trovato un accordo per l’acquisto del 91% dell’Everton salvo poi tirarsi indietro all’inizio di giugno, è attraversato da un devastante terremoto. E proprio il Grifone sembra essere il club più esposto agli effetti nefasti che lo scossone genererà nel prossimo futuro.
Un Grifone che fatica a volare
Il Genoa, quasi strangolato dai debiti, è passato da Enrico Preziosi al fondo di Miami per la simbolica cifra di un euro nel 2021 e per la tradizione che porta con sé è senza dubbio il fiore all’occhiello della multiproprietà americana, sbarcata in Liguria con un importante piano di risanamento e rilancio. Il piano, alla luce dell’undicesimo posto conquistato nella Serie A appena conclusa, sembra prendere corpo. Tuttavia, l’incenso sparso e i proclami di allestimento di una rosa ancora più forte di quella di quest’anno, stridono con il grido di dolore lanciato dal bilancio 2023 della società a firma dell’amministratore delegato Andrés Blázquez Ceballos, ora disponibile e consultabile.
I dati riferiscono che, con 273.131.844,00 euro di debiti, il club è il peggiore della Serie A nel rapporto tra fatturato e debito, quest’ultimo pari al 227% del fatturato. È vero che il bilancio presenta un miglioramento rispetto ai 298 milioni di passività del precedente esercizio ma nel frattempo è intervenuto un generoso accordo col Fisco in favore del Genoa, debitore nei confronti dell’Agenzia delle Entrate di 106.386.659,00 euro. Dato che la proprietà non è riuscita a far confluire i debiti su una delle sussidiarie della controllante, il 2 novembre scorso è stato trovato un accordo presso la sezione fallimentare del Tribunale di Genova, confermato dal giudice a febbraio 2024, consistente nel taglio del 65% dell’importo dovuto in virtù dello stato di crisi o insolvenza del club, unitamente ad un piano di rientro molto favorevole al Genoa da punto di vista dei tempi e delle modalità di pagamento.
Questo si riflette nei numeri del bilancio, che mostra un abbattimento dei debiti verso lo Stato del 50%; tuttavia lo stesso documento certifica che l’esposizione verso altri creditori è cresciuta significativamente al 31/12/2023. Ai fornitori ora sono dovuti 14,8 milioni di euro (contro i 6,6 milioni dell’anno precedente), mentre alle istituzioni finanziarie sono dovuti 58,7 milioni contro i 30 dell’esercizio precedente. Anche i debiti generici sono lievitati da 30 a 43 milioni di euro. Il board del club sta certamente lavorando sulla questione, tanto che durante la scorsa stagione il Genoa ha affrontato un’importante operazione di ristrutturazione del debito che pare aver generato 70 milioni di risparmio. Nonostante ciò, la perdita nel 2023 è stata di 33 milioni di euro.
Il dimissionario Josh Wander sventola la bandiera del Grifone rossoblù
Le difficoltà di 777 Partners
Una situazione simile richiederebbe un forte intervento della proprietà che tuttavia sta affrontando una situazione complessa. Nelle scorse settimane, sebbene il Genoa abbia smentito l’evenienza e in seno al gruppo si dice siano ancora al comando dietro le quinte, Steven Pasko e Josh Wander, co-fondatori di 777 Partners Capital, si sono dimessi dalla guida di 777 Partners LLC e 600 Partners LLC che controllano, attraverso Nutmeg Acquisition tutte le attività calcistiche del gruppo. Una dimissione avvenuta in seguito alla decisione di togliere il controllo del Vasco da Gama al gruppo da parte della Giustizia brasiliana, oltre che alla decisione delle autorità del Belgio di mettere tutte le azioni e gli averi dello Standard Liegi in mano ai tribunali del Paese. In reazione a queste due crisi, il fondo si è ritirato dalla partita per l’acquisizione dell’Everton, club nel quale aveva precedentemente immesso circa 200 milioni di sterline.
Un altro aspetto che genera preoccupazione è quanto emerso durante la negoziazione con il Fisco italiano. Il gruppo ha dichiarato che la struttura delle 49 aziende che lo compongono vale 3 miliardi di dollari, sebbene nelle comunicazioni rivolte ai soggetti coinvolti nelle operazioni di acquisizione il valore citato sia di 10 miliardi.
Se questa discrepanza rispondesse al vero – e non vi si celasse un illecito commesso per ottenere l’accordo col Fisco ai sensi dell’art. 342 del Codice della crisi d’impresa – denoterebbe una diminuzione di valore potenzialmente catastrofica, che aprirebbe ad uno scenario ancora peggiore, dal momento che la valutazione è precedente rispetto al triplo declassamento da A- a C- ad opera di AM Best su 777 Re Ltd., veicolo delle Bermuda nonché uno dei principali canali di approvvigionamento del capitali investiti nel calcio, un tracollo che ha fatto sì che il vettore fosse ammesso al regime di amministrazione controllata. In ogni caso, essendo la sede del gruppo in Delaware, uno Stato in cui la presentazione pubblica dei bilanci non è obbligatoria, sul punto del valore effettivo del gruppo sarà difficile fare luce.
La presa di posizione piuttosto netta dei tifosi dello Standard Liegi nei confronti di 777 Partners
Storia da proteggere
Giunti a questo punto, 777 Partners è chiamato a dare una svolta e proteggere l’enorme eredità del club più antico d’Italia. Se il gruppo ha un piano sostenibile di estinzione del debito e la capacità di sostenere in questa fase di transizione l’esposizione del club con fondi propri, è bene che l’intervento sia tempestivo così da non intaccare troppo il patrimonio tecnico del Genoa, che nell’ultima stagione ha disputato un ottimo campionato. Se invece la situazione del gruppo non permettesse di sostenere i rossoblù, allora è giusto che 777 passi la mano per una cifra congrua e rispettosa del valore e della storia del Genoa e dei capitali spesi fino ad oggi, così da consentire ad un pezzo importantissimo della Storia del calcio italiano di continuare ad esistere e prosperare.
Le suggestive immagini della festa promozione di un anno fa riprese da un drone. I tifosi del Genoa meritano di tornare a sognare.
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