L’Atalanta sbanca l’Allianz Stadium con una prestazione da incorniciare, travolgendo una Juventus irriconoscibile per 4-0. Il rigore di Retegui nel primo tempo ha aperto le danze, poi nella ripresa è arrivato l’avvio shock dei bianconeri, che hanno regalato prima il raddoppio a De Roon, poi il terzo gol a Zappacosta e infine il sigillo di Lookman per il definitivo tracollo.
Un risultato che riscrive la storia: era dal 1967 che la Juventus non subiva un 4-0 casalingo. Ma, più del dato statistico, ciò che resta di questa serata è l’ennesima prestazione incolore della squadra di Thiago Motta, che aveva l’occasione per dare un senso alla sua stagione e invece si è ritrovata sommersa dai fischi del proprio pubblico.
Primo tempo: il rigore di Retegui sblocca la partita
Il confronto tra Juventus e Atalanta giunge alla sua 146ª edizione, con i bianconeri avanti nei precedenti: 75 vittorie, 53 pareggi e appena 17 successi per la Dea. Da quando Gian Piero Gasperini siede sulla panchina nerazzurra, i bergamaschi hanno sbancato Torino solo una volta, nel novembre 2021, grazie a un gol di Duván Zapata. La Juventus arriva alla sfida con due volti: fuori da Champions League e Coppa Italia, contestata dai propri tifosi, ma con un rendimento in campionato solido, forte di cinque vittorie consecutive. Per l’occasione, Thiago Motta lascia in panchina sia Vlahovic che Koopmeiners, mentre recupera Yildiz, che parte titolare nel terzetto di trequartisti alle spalle di Kolo Muani, affiancato da McKennie e Nico Gonzalez. In difesa spazio a Gatti dal primo minuto.
Dall’altra parte, Gasperini si affida al tridente composto da Cuadrado, Lookman e Retegui, con Pasalic e De Ketelaere inizialmente in panchina. In difesa rientra Hien, mentre le corsie esterne sono presidiate da Bellanova e Zappacosta.
L’avvio di gara è scoppiettante, con la Atalanta che parte subito forte. Dopo cinque minuti, Lookman si invola in contropiede servito da Ederson, ma il suo tiro viene murato da Thuram, che manda in angolo. La Juventus risponde al 7’, quando lo stesso Thuram si libera al limite dell’area e calcia di poco sopra la traversa. Ma è ancora l’Atalanta a rendersi pericolosa: Zappacosta, servito da Lookman, calcia fuori, mentre poco dopo Kelly tenta la conclusione dalla distanza, senza trovare lo specchio della porta.
Al 15’, la Atalanta guadagna un paio di calci d’angolo consecutivi, provando a impensierire la difesa bianconera con Ederson e Hien, senza successo. Poi guizzo di Cuadrado, accolto dai fischi del suo ex pubblico: il colombiano serve Bellanova, che crossa alla perfezione per Lookman, ma Di Gregorio è attento e respinge la conclusione dell’attaccante.
Al 27’ arriva il momento chiave: l’arbitro assegna un rigore all’Atalanta per un tocco con il braccio in area di McKennie, tra le protesta bianconere. Sul dischetto si presenta Retegui, che non sbaglia e porta in vantaggio i nerazzurri. L’Atalanta prende fiducia e chiude il primo tempo in controllo. La Juventus, invece, rischia il tracollo: solo il palo e un intervento decisivo di Di Gregorio evitano il raddoppio. Quando l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi, dagli spalti piovono fischi per i bianconeri.
Secondo tempo: l’Atalanta dilaga, Juventus annientata
La ripresa si apre con i bianconeri ancora con la testa negli spogliatoi e gli ospiti che ne approfittano immediatamente. Dopo appena un minuto, De Roon punisce una difesa distratta e poco reattiva, firmando il raddoppio nerazzurro. Thiago Motta prova a scuotere i suoi con una sostituzione immediata: fuori Yildiz, dentro l’ex Koopmeiners. Dall’altra parte, Gasperini è costretto a rinunciare a Cuadrado, vittima di un risentimento muscolare, e inserisce Brescianini.
L’Atalanta continua a spingere e sfiora il tris con Lookman, che si libera bene in area ma non riesce a trovare lo specchio della porta. La Juventus prova cambiare pelle con una tripla sostituzione: dentro Mbangula, Alberto Costa e Kalulu, fuori Nico Gonzalez, Weah e Gatti. Ma il copione non cambia. Al 60’, infatti, arriva un’altra mazzata per i bianconeri. Gasperini getta nella mischia De Ketelaere al posto di Retegui e pochi minuti dopo l’Atalanta cala il tris. Kolasinac si inventa un colpo di tacco illuminante per Zappacosta, che insacca. Lo Stadium è gelato, la squadra di Motta è in totale balia dell’avversario.
A un quarto d’ora dalla fine, il tecnico bianconero tenta l’ultima mossa disperata, inserendo Vlahovic al posto di Kolo Muani. Ma è proprio un errore del serbo a centrocampo a dare il via all’azione che chiude definitivamente la partita: Lookman intercetta, accelera e batte nuovamente Di Gregorio per il 4-0.
A questo punto, lo Stadium inizia a svuotarsi. Il pubblico bianconero, ormai rassegnato, abbandona le tribune in anticipo, incapace di digerire una sconfitta così umiliante. Nel finale, Gasperini concede minuti a Pasalic e Samardzic, che entrano per Ederson e Lookman, poi tocca a Toloi rilevare Kolasinac. Dopo due minuti di recupero, l’arbitro Sozza fischia la fine delle ostilità. L’Atalanta esulta, la Juventus esce dal campo tra i fischi.
Le parole di Thiago Motta e Gasperini
Nel post-partita, i due tecnici hanno offerto letture molto diverse della sfida.
L’allenatore bianconero Thiago Motta non nasconde la delusione:
Penso che oggi avevamo davanti una squadra desiderosa di giocare sui nostri errori. Dopo l’episodio del rigore, discutibile, la squadra ha reagito subito andando in avanti. Siamo giovani, abbiamo provato a proiettarci in attacco ed è stato pesante subire il primo gol. Abbiamo concesso troppi spazi a giocatori come Lookman, che sono letali nelle ripartenze. Dopo una sconfitta così, siamo sicuramente tristi e dispiaciuti. Non si parlerà più di lotta Scudetto per noi, dovremo ripartire contro la Fiorentina. Oggi, soprattutto dopo il primo gol, abbiamo commesso una serie di errori tecnici. Loro sono bravi nelle transizioni, e noi abbiamo sofferto questo aspetto. Peccato, però, sbloccare una gara con un rigore che non so se ci fosse. All’inizio volevamo palleggiare, poi la partita è cambiata. La nostra squadra è giovane, e in certi momenti la mancanza di esperienza si sente.
Dall’altra parte, Gasperini si gode una vittoria storica:
Il calcio è questo: si passa da vittorie a sconfitte, bisogna considerare tutto il percorso. La Juventus arrivava da una serie di successi importanti, quindi questa era una partita imprevedibile. De Ketelaere ha avuto un momento di calo dopo un ottimo rendimento, ma abbiamo giocato quaranta partite e gli alti e bassi sono normali. Vittorie come questa aiutano tutti a ritrovare fiducia e condizione. Cuadrado è stato importante, ha giocato dieci anni nella Juventus e oggi ha mostrato le sue qualità. Abbiamo lavorato bene in settimana e oggi la squadra aveva la concentrazione giusta. Nel finale del primo tempo avremmo potuto già segnare il secondo gol, e nella ripresa loro hanno perso morale dopo ogni rete subita. La gente deve sognare, non bisogna mai togliere i sogni ai tifosi: noi sappiamo che vincere il titolo è quasi impossibile, ma se ci credi fortemente, a volte l’impossibile diventa possibile. Inter e Napoli sono squadre fortissime, non sbagliano un colpo. Domenica abbiamo una partita importantissima contro l’Inter. Veniamo da sette sconfitte consecutive contro di loro, ma oggi siamo davanti alla Juventus in classifica e ancora in lotta alla trentesima giornata. Questo è già un grande traguardo.