In casa Ferrari, l’entusiasmo portato dall’arrivo di Lewis Hamilton sembra essersi già sopito: i test effettuati la scorsa settimana in Bahrein da tutti i team iscritti al mondiale 2025 della Formula 1 hanno infatti sollevato qualche dubbio sulla competitività della nuova SF-25, soprattutto se messa a confronto con quella mostrata dai rivali della McLaren.
La vettura, nelle mani dello stesso Hamilton oltre che di Charles Leclerc, ha mostrato buone prestazioni sul giro secco, rivelandosi tuttavia fragile sul passo gara, nel quale è apparsa molto lontana dalla MCL39 del “team Papaya”, se non per poche, brevi fiammate. Il piccolo campanello d’allarme è stato poi accentuato da Leclerc, che si è presentato davanti ai giornalisti con poche risposte, parlando di una mancanza di bilanciamento.
La Scuderia Ferrari sembrerebbe dunque non essere pronta per il debutto stagionale nel Gran Premio d’Australia, che avrà luogo nel weekend del 16 marzo. Eppure, Frédéric Vasseur non sembra particolarmente preoccupato, stando alle indiscrezioni post-test.
Come sono andati i test 2025 per la Ferrari
Questo innanzitutto perché quelli pre-mondiale sono solo test, appunto. È il solito copione: le scuderie di vertice nascondono – o non riescono a mostrare – il loro vero potenziale. Allo stesso tempo, è difficile sapere i carichi di benzina e le mappature dei motori delle vetture in pista, per cui il confronto tra di esse è sempre da prendere con le pinze. Inoltre, durante il corso di una stagione tante cose possono cambiare, come ha dimostrato il 2024, partito con il dominio della Red Bull e finito con la vittoria della McLaren.
Più in generale, il problema della Ferrari SF-25 non è sembrato di competitività, ma di bilanciamento. Una vettura molto precisa sull’avantreno ma instabile sul retrotreno, forse a causa delle nuove sospensioni anteriori adottate, passate da una configurazione push rod, con inclinazione ascendente, a una pull rod, con inclinazione discendente. Si è trattato di un cambio di impostazione non da poco, che avrà bisogno di tempo per essere gestito al meglio. Soprattutto considerando che, nonostante le tante novità, sia aerodinamiche che meccaniche, la vettura del 2025 si pone in stretta continuità con quella dello scorso anno.
Quest’anno inoltre i test sono stati ancora più atipici del solito, complicati da piogge leggere, basse temperature e vento forte, condizioni insolite per il Bahrein. Il meteo instabile ha reso difficile un lavoro lineare, penalizzando soprattutto la Ferrari, che avrebbe tratto beneficio da condizioni più standard per affinare la messa a punto, dato il numero di cambiamenti rispetto agli altri team.
Una vettura ancora da scoprire
L’opinione comune è insomma che la SF-25 abbia ancora del potenziale inespresso, probabilmente anche piuttosto alto, considerando quanto ha dimostrato a sprazzi in Bahrein (basti vedere i sorrisini dei tecnici al muretto Ferrari dopo il giro veloce realizzato da Leclerc nel corso della prima giornata). Una vettura “acerba, non lenta”, come l’ha definita Giuliano Duchessa di AutoRacer, che appare ancora leggermente davanti rispetto ad altri due top team come Red Bull e Mercedes. Il problema potrebbe risiedere proprio in quel bilanciamento ancora instabile tra anteriore e posteriore, sottolineato dallo stesso Leclerc in conferenza stampa. Come ha fatto notare il giornalista Federico Albano, in ogni caso:
Tra un anteriore e un posteriore debole di progetto personalmente sceglierei proprio il posteriore perché secondo me è più facile da correggere rispetto a un avantreno che se non gira non c’è verso.
Difficile dire se queste correzioni arriveranno in tempo per l’esordio a Melbourne. In Bahrein, nel corso dei tre giorni di test, la SF-25 ha dimostrato di rispondere molto bene alle regolazioni, anche dalla mattina al pomeriggio. La soluzione sembra a portata di mano, ma resta da capire quanto tempo servirà per trovarla. A favore della Ferrari c’è il fatto che fra i dati raccolti al simulatore e quelli in pista c’è stata la giusta correlazione: cosa non da poco, considerando che da qui al primo Gran Premio della stagione non sarà più possibile effettuare test in pista e si dovrà lavorare esclusivamente in fabbrica a Maranello.
La pista australiana, con le sue tante curve che richiedono inserimenti rapidi, dovrebbe in ogni caso essere più favorevole a una vettura con un baricentro più spostato in avanti rispetto allo scorso anno come è risultata la SF-25. Dai 10-15 gradi del Bahrein si passerà agli oltre 40 dell’Australia: “Tutta un’altra storia”, ha commentato Vasseur.
Quest’anno partire bene sarà ancora più cruciale del solito: nel 2026 la Formula 1 cambierà volto con un nuovo regolamento tecnico, destinato a rimescolare gli equilibri. Una partenza in negativo, insomma, potrebbe spingere la Ferrari ‒ così come le altre squadre ‒ a non investire ulteriormente negli sviluppi sulla vettura 2025, l’ultima dell’attuale ciclo, considerando anche i limiti imposti dal budget cap alle spese per aggiornamenti e componenti.
L’ultima sessione di test in Bahrein
Stati d’animo opposti per Hamilton e Leclerc
Proprio per questo, forse, Leclerc si è presentato in conferenza stampa a conclusione dei test con un’espressione piuttosto dubbiosa, anche se lontana dallo sguardo torvo mostrato sempre in Bahrein nel 2023, quando poi la stagione della Ferrari si è rivelata effettivamente disastrosa. Di tutt’altro tenore invece è stato l’umore di Lewis Hamilton, al suo esordio ufficiale in Ferrari.
Il sette volte campione del mondo britannico è apparso carico ed entusiasta per la nuova avventura, nonostante qualche intoppo che in Bahrein gli ha impedito di girare quanto previsto. Il terzo e ultimo giorno, infatti, la SF-25 lo ha lasciato a piedi per un problema tecnico, impedendogli di completare la simulazione di gara.
“Finora posso dire che sento bene la macchina, sento che risponde alle mie sollecitazioni” ha dichiarato Hamilton nel corso dei test in Bahrein, sottolineando poi come si sta divertendo molto a lavorare con il suo nuovo team:
Nel complesso sono stati giorni fantastici, in cui abbiamo fatto grandi progressi come squadra. Sono davvero emozionato per la prima gara a Melbourne. Non vedo l’ora di correre con loro.
Il pilota ha anche sottolineato di aver avuto sensazioni migliori dalla SF-25 rispetto alle sue ultime Mercedes, che in effetti gli hanno portato ben poche soddisfazioni. Questo anche perché l’abitacolo della nuova Ferrari ha una posizione più arretrata rispetto alle più recenti vetture della scuderia tedesca, andando incontro alle preferenze sia dell’inglese che di Leclerc.
Non solo test: il punto di forza della Ferrari nel 2025
In attesa di scoprire il vero potenziale della SF-25 e dopo la delusione dei test, la più grande certezza per la Ferrari rimane quella di avere sulla carta la migliore coppia di piloti tra tutti i top team. Hamilton negli ultimi anni ha dimostrato di avere ancora il piede caldo e il passaggio in Ferrari gli ha ridato un entusiasmo che mancava da tempo. Leclerc è stato invece l’unico pilota nelle ultime stagioni in grado di mettere in difficoltà Max Verstappen, perlomeno quando la sua vettura glielo ha concesso.
Quest’anno il campione del mondo avrà in Red Bull un compagno inesperto come Liam Lawson, mentre in Mercedes George Russell sarà affiancato dal rookie italiano Andrea Kimi Antonelli. La McLaren, almeno sulla carta, presenta una coppia più competitiva con Lando Norris e Oscar Piastri. Lo scorso anno però i due hanno dimostrato di non essere ancora “materiale da titolo”: Norris ha mancato di concretezza, Piastri di costanza. Per puntare davvero al titolo piloti, oltre a quello costruttori, servirà un deciso salto di qualità.
In un campionato equilibrato come in tanti pronosticano, la qualità dei piloti Ferrari potrebbe allora fare la differenza. Come ha più volte sottolineato Leclerc, lo stile di guida di Hamilton è più vicino al suo rispetto a quello dei suoi precedenti compagni in rosso, Sebastian Vettel e Carlos Sainz. Un aspetto che potrebbe favorire i settaggi in pista e la direzione degli sviluppi in fabbrica. Tra i due sembra esserci già un buon rapporto, come dimostrano le recenti parole di Hamilton:
È fantastico. Mi piace tantissimo lavorare con lui. Abbiamo già costruito una buona amicizia. Già prima parlavamo tantissimo e abbiamo scoperto di avere passioni comuni come la musica e la moda. Andiamo d’accordo, e questo rende tutto ancora più stimolante.
Hamilton ha elogiato la professionalità di Leclerc, definendolo più maturo di quanto lo fosse lui stesso a 27 anni. Leclerc, da parte sua, ha elogiato l’entusiasmo con il quale Hamilton ha approcciato la nuova esperienza a Maranello. Per ora questo ottimo rapporto tra i due è una delle poche buone notizie per la Ferrari, con la speranza che duri il più possibile. Intanto, però, la stagione 2025 di Formula 1 per la Ferrari è partita con poche certezze e molti dubbi. Talmente tanti che, con ogni probabilità, nemmeno il primo Gran Premio basterà a dissiparli del tutto.