La IBSA Next Gen Cup rappresenta molto più di un semplice torneo. È un’iniziativa cruciale per valorizzare i vivai delle nostre squadre di basket. Organizzata dalla Lega Basket Serie A, la competizione nasce con l’obiettivo di promuovere i giovani talenti e offrire loro un palcoscenico di rilievo per farsi notare. Si tratta di uno dei principali eventi cestistici a livello giovanile, che offre agli Under 19 l’opportunità di mettersi in mostra e dimostrare il proprio valore. Iniziata il 21 novembre, la IBSA Next Gen Cup coinvolge 16 squadre partecipanti di Serie A1. Il torneo è strutturato in due fasi principali, pensate per garantire il massimo livello competitivo e di visibilità a quelli che – si spera – saranno i futuri protagonisti del basket italiano.
Fasi e regole sperimentali
La prima fase del torneo prevede due giorni di qualificazione al termine dei quali le prime quattro classificate accederanno alla fase finale. Le partite della prima di queste tappe si sono già disputate presso l’Itelyum Arena e il Campus di Varese, mentre la seconda tappa è prevista a Rimini e Santarcangelo di Romagna dal 2 al 4 gennaio 2025, nelle strutture del Palasport Flaminio e del Pala SGR. La fase finale culminerà in una Final Eight, nella quale le prime quattro squadre di ciascun girone si affronteranno in sfide a eliminazione diretta al PalaLeonessa A2A di Brescia dal 21 al 23 febbraio 2025.
Come spesso accade in altri tornei, soprattutto a livello giovanile, anche la Next Gen Cup prevede novità tecniche e regole sperimentali. Quella principale riguarda il bonus che scatterà a sei falli di squadra: a partire dal sesto fallo, la squadra avversaria disporrà di un punto e un tiro libero, esattamente come avverrà in caso di fallo su tiro sbagliato. Nel caso di fallo su tiro realizzato, non ci sarà tiro libero ma direttamente un punto bonus oltre a quelli del canestro convalidato, mentre in caso di fallo antisportivo è prevista l’assegnazione di un punto bonus, un tiro libero e successiva rimessa. Altre regole ad hoc riguardano la violazione della metà campo difensiva, senza necessità che siano gli arbitri a consegnare la palla alla squadra che ha diritto alla rimessa, l’eliminazione della regola del possesso alternato con l’introduzione del salto a due per ogni palla contesa e la riduzione a cinque minuti dell’intervallo tra il secondo e il terzo quarto.
Un’altra grande innovazione riguarda la fase finale: alla prima palla morta con meno di 4 minuti restanti alla fine dell’ultimo quarto viene identificato un target score, determinato aggiungendo 8 punti al punteggio della squadra in quel momento in vantaggio. Tale “bersaglio” diventerà il punteggio da superare per vincere la gara e non sarà più utilizzato il cronometro, se non quello dei 24 secondi di possesso.
La tappa di Varese: il girone A
Al termine della prima tappa, in vetta al Girone A troviamo quattro squadre a pari merito. L’Allianz Derthona Tortona, arrivata come una delle favorite per la vittoria alla luce della finale della scorsa edizione, ha esordito con una sconfitta contro l’Estra Pistoia Basket (79-64), salvo poi cambiare marcia. Nei due turni successivi sono arrivati successi piuttosto netti contro Napoli Basket (70-57) e Pallacanestro Varese (82-66), frutto di un cambio di passo nel finale nel segno di Bruno Farias e Andrija Jošović, due dei giocatori più talentuosi a disposizione di coach Luca Ansaloni. Nell’ultimo turno, la vittoria sulla Virtus EmilBanca Bologna è arrivata sulla sirena, con un 57-56 strappato grazie alla tripla da metà campo di Edoardo Aprile.
Proprio l’Estra Pistoia Basket è una delle coinquiline di Tortona ai piani alti della classifica del girone. I trascinatori della squadra toscana durante questa prima fase sono stati Antonio Novori e Federico Stoch, sugli scudi sia nella già menzionata vittoria contro Tortona, sia nei due successivi match, nei quali la loro squadra ha piegato senza particolari patemi rispettivamente l’Academy Scafati Basket (91-69) e il Napoli Basket (82-53). Solo nell’ultimo incontro è arrivato il primo stop contro la Vanoli Basket Cremona, più matura nelle fasi cruciali e capace di lucrare il minimo vantaggio: il risultato finale è stato di 86-82 in favore dei lombardi.
Vanoli Basket Cremona che grazie a questo successo si è issata nel gruppetto di testa a quota 6 punti. Un roster più talentuoso che fisico ma, soprattutto, la grande capacità di vincere le partite con un punteggio “a contatto” con gli avversari: queste le prerogative della squadra di coach Mirko Baltieri nella prima tappa. Infatti nessuno dei tre successi è arrivato con un margine rassicurante, si è trattato di match tirati nei quali la squadra cremonese si è imposta, oltre che nell’ultimo turno contro Pistoia, anche sul Napoli Basket per 88-84 grazie alla doppia doppia di Mattia De Martin, autentico trascinatore in questa prima fase assieme a Nicola Fantoma, realizzatore affidabile e fratello minore dell’Under 20 azzurro Tommaso. Analogamente, nel secondo incontro è stata piegata la Dolomiti Trentino Energia (79-72).
L’unica sconfitta, fatta registrare nel terzo turno con il punteggio di 85-63 è arrivata contro l’ultima squadra del gruppetto di testa, la Virtus EmilBanca Bologna, imbattuta sino al già menzionato buzzer beater sulla sirena di Aprile nel match contro Tortona. Le altre due vittime negli incontri di apertura sono state la Dolomiti Energia Trentino (75-67) e la Pallacanestro Varese (91-68), con Matteo Accorsi punto di riferimento dei felsinei.
Subito sotto il gruppetto di testa, con un rendimento in perfetto equilibrio (2 vittorie e 2 sconfitte) troviamo la Dolomiti Energia Trentino, partita con grandi aspettative ma che sta pagando oltremodo l’assenza della stellina Deni Badalau. Nonostante l’ottimo rendimento di Patrick Hassan e Saliou Niang, i trentini sono caduti dopo due strenue battaglie al cospetto della Virtus EmilBanca Bologna e della Vanoli Basket Cremona. Successivamente la squadra è risalita con due successi nettissimi su Scafati per 78-54 e a discapito della Pallacanestro Varese per 101-61.
Con un solo successo e tre sconfitte troviamo Pallacanestro Varese – che a roster presenta i figli d’arte Tiago e Tomas Scola – e Napoli Basket, accomunate dal destino in due aspetti: le tre sconfitte consecutive e il fatto che l’unico successo (nel primo turno per la Pallacanestro Varese con il punteggio di 102-88 e nell’ultimo per il Napoli Basket con il punteggio di 70-60) sia arrivato contro l’Academy Scafati Basket, unica squadra ad aver chiuso la prima tappa a quota 0 punti, nonostante si fosse presentata ai nastri di partenza come possibile sorpresa della competizione.
Il girone B nel segno di Milano
Nel secondo raggruppamento troviamo, invece, l’unica squadra ancora a punteggio pieno al termine della prima tappa. Si tratta dei campioni in carica dell’EA7 Emporio Armani Milano, che stanno tentando di dominare la contesa a livello giovanile al pari di quanto già sta accadendo a livello senior. L’Olimpia è a caccia del successo che la renderebbe la prima squadra a salire a quota due nell’albo d’oro della competizione. Il roster di coach Michele Catalani è profondo e competitivo e in questa prima tappa hanno brillato le stelle di Diego Garavaglia, decisivo nei successi del primo turno contro l’Umana Reyer Venezia (81-69) e nell’ultimo contro la Pollini Brescia (80-76) e di Achille Lonati, autore del canestro decisivo per la vittoria di un anno fa e trascinatore nell’81-67 del secondo turno contro la NutriBullet Treviso. Nel mezzo il successo senza appello al cospetto della cenerentola Trapani Shark, mai competitiva e sconfitta con un impressionante 115-30.
Subito sotto troviamo la Pollini Brescia, sconfitta solo dai meneghini nell’ultimo turno dopo tre successi consecutivi nei primi tre incontri. A farne le spese sono stati la UNAHOTELS Reggio Emilia, in un tirato incontro concluso sul 72-69, l’Umana Reyer Venezia, caduta per 83-76 e la Dinamo Banco di Sardegna Sassari, sconfitta con un più ampio margine (99-67). Trascinatori della squadra si sono rivelati Lorenzo Pollini e Alessandro Tonelli, entrambi già nel giro della prima squadra.
A pari merito con Brescia troviamo la UNAHOTELS Reggio Emilia, la cui unica sconfitta è arrivata proprio alla prima giornata contro la squadra cui è appaiata. I ragazzi di coach Marco Rossetti sono una delle squadre più in vista e tra le favorite per la loro solidità. Su tutti spicca il talento di El Hadji Deme, possibile futura stella del basket senegalese. I tre successi sono stati piuttosto netti, contro la Pallacanestro Trieste (102-64), la NutriBullet Treviso (84-65) e la Trapani Shark (101-51).
A quota due successi, pertanto in pienissima corsa per il quarto posto utile per raggiungere le Final Eight, troviamo l’Umana Reyer Venezia. I lagunari sono caduti nei primi due incontri, nei quali hanno affrontato due tra le favorite per la qualificazione come Milano e Brescia. Per contro, nei match successivi hanno trovato la loro dimensione e sconfitto in maniera piuttosto netta la Pallacanestro Trieste con il punteggio di 96-60 e la Dinamo Banco di Sardegna Sassari, imponendosi con un netto 105-72. In questi due incontri dominati è emersa prima di ogni altra cosa la coralità della manovra e un ottimo rendimento generale, oltre al talento del leader Pietro Iannuzzi e dell’ala Francesco Eramo. Al pari dei veneziani la Pallacanestro Trieste, sconfitta proprio nel derby del nord-est del terzo turno, oltre che da Reggio Emilia nel secondo. All’inizio e alla fine della prima tappa sono invece arrivati due successi al cospetto di Dinamo Banco di Sardegna Sassari (83-78) e NutriBullet Treviso (79-56) nel segno del backcourt composto da Davide Paiano e dal play Massimiliano Obljubech
Nei bassifondi, con un solo successo, troviamo la NutriBullet Treviso, in passato una costante tra le big della competizione e oggi alle prese con un doloroso ricambio generazionale. Il leader tecnico della squadra è Tommaso Spinazzè, playmaker e faro sia della manovra che a livello realizzativo nonostante i risultati non positivi. Dopo lo schiacciante successo all’esordio contro Trapani Shark (98-39) sono arrivate tre sconfitte consecutive senza appello contro Milano, Reggio Emilia e Trieste. A pari merito troviamo la Dinamo Banco di Sardegna Sassari: anche in questo caso l’unico successo è arrivato sulla Trapani Shark al secondo turno (113-44), dopo la sconfitta contro Trieste e prima di quelle contro Brescia e Venezia. Fanalino di coda è Trapani, reduce da una tappa disastrosa: nonostante le discrete prestazioni di Davide Rizzo e Michele Coppola, per i siciliani sono arrivate quattro sconfitte con una differenza punti complessiva di -263. Nessun verdetto, tuttavia, appare definitivo e ci sarà grande bagarre per raggiungere le Final Eight. L’appuntamento per tutti è alla tappa romagnola di inizio 2025, nella quale capiremo chi si giocherà la vittoria finale a Brescia.
Puntero è gratis e lo sarà sempre. Vive grazie al sostegno dei suoi lettori. Se vuoi supportare un progetto editoriale libero e indipendente, puoi fare una piccola donazione sulla piattaforma Gofundme cliccando sulla foto qui sotto. Grazie!