C’è una squadra, in Arabia Saudita, che gioca in una città che non esiste. O, almeno, non ancora. Si chiama Neom FC e attualmente domina la classifica della Saudi First Division. Nonostante il nome possa trarre in inganno, non si tratta della massima serie del calcio saudita, ma del secondo livello, alle spalle della più celebre Saudi Pro League.
Il caso del Neom FC è più di una semplice vicenda calcistica: è un progetto imprenditoriale e futuristico che va oltre lo sport. Lo dimostrano, innanzitutto, i nomi presenti in rosa. Tra i più noti spiccano Saïd Benrahma, attaccante franco-algerino con un passato tra Lione e West Ham, oggi numero 10 della squadra, e Ahmed Hegazy, ex Fiorentina e West Bromwich. Pur giocando in un campionato meno competitivo della ricca Saudi Pro League, il Neom FC è riuscito a convincerli ad accettare la sfida.
Ma il vero elemento distintivo del club è il contesto in cui opera. La squadra porta il nome di Neom, una città che esiste solo sulla carta e che dovrebbe vedere la luce entro la fine del 2025. Il progetto prevede la sua costruzione nella provincia di Tabuk, affacciata sul Mar Rosso, al confine tra Arabia Saudita, Egitto, Israele e Giordania. Qualcosa, però, si sta già muovendo: il Neom FC disputa le proprie partite casalinghe nel King Khalid Sport City Stadium, un impianto da circa 12.000 posti, e la zona è già servita da un aeroporto internazionale, intitolato al Principe Sultano Bin Abdulaziz.
Da dove nasce il progetto di Neom?
A questo punto, viene spontaneo chiedersi: da dove nasce Neom? Il nome stesso offre un indizio. È l’unione del termine “Neo” e dell’iniziale della parola araba “Mustaqbal”, che significa “futuro”. Ma quella “M” ha anche un altro significato: è l’iniziale di Mohammed bin Salman, il principe erede al trono saudita e principale promotore del progetto.
Neom è il cuore pulsante di Saudi Vision 2030, il piano strategico con cui l’Arabia Saudita punta a ridurre la propria dipendenza dal petrolio e diversificare l’economia. La città si propone come un modello di sviluppo sostenibile, grazie all’uso di tecnologie all’avanguardia e materiali innovativi. Tra gli obiettivi a lungo termine c’è anche la totale decarbonizzazione del paese entro il 2050.
Ma il progetto non si limita alla sfera economica: il calcio ne è parte integrante. La passione del principe per il pallone è evidente, come dimostrano gli ingenti investimenti sauditi nel settore. E con il Mondiale 2034 ormai assegnato all’Arabia Saudita, Neom avrà l’occasione perfetta per mettersi in mostra, non solo come città futuristica, ma anche come nuovo epicentro del calcio globale.
I progetti urbani della città
Neom nascerà attorno a un concetto urbanistico rivoluzionario: The Line, un insediamento lineare lungo 170 km, pensato per ospitare fino a 9 milioni di persone. L’intero sistema si svilupperà in altezza e in lunghezza, integrando spazi dedicati al lavoro, al tempo libero e alla socialità. Il tutto sarà supportato da un sistema di trasporto sotterraneo con treni autonomi, progettati per collegare rapidamente le varie aree della città.
Il cuore economico di Neom sarà invece Oxagon, un distretto commerciale costruito in parte sulla terraferma e in parte sul mare, che si estenderà per 200 km² con una struttura ottagonale. Sarà la più grande piattaforma galleggiante del mondo, divisa in quattro macro-aree: un villaggio turistico, una zona dedicata alle escursioni, un polo di ricerca scientifica e un porto. Anche l’Italia è coinvolta nel progetto: il gruppo Webuild sta lavorando alla realizzazione di una ferrovia di 57 km che collegherà Oxagon con il resto della città.
Neom è stata presentata come un “insediamento cognitivo”, progettato per integrare intelligenza artificiale, tecnologia avanzata e sostenibilità. Tuttavia, il progetto ha già dovuto affrontare alcune criticità. Nel tempo, è stata ridimensionata la stima della popolazione che potrà realmente vivere nella città, segno che l’ambizione iniziale potrebbe scontrarsi con i limiti della realtà.
Un video che spiega il progetto Neom in tre minuti
Neom FC e l’ambizione di rendere il calcio il centro del mondo
Come in un videogioco, l’area destinata a ospitare Neom racchiude una sorprendente varietà di ambienti e climi. Il Mar Rosso e il deserto si trovano a pochi chilometri di distanza, mentre la provincia di Tabuk offre anche montagne e vaste pianure, ideali per diventare una zona economica speciale. La relativa vicinanza all’Egitto rafforza il legame con l’Europa del Sud e il Maghreb, regioni dal clima simile a quello a cui molti calciatori sono abituati. A questo si aggiunge la posizione strategica: l’aeroporto internazionale di Tabuk permette di raggiungere quasi metà dei paesi del mondo con un volo di sole sei ore.
Neom punta a diventare il nuovo centro gravitazionale dell’Arabia Saudita. Non è solo un progetto urbanistico, ma il simbolo dell’ambizione saudita, che sta sfruttando il calcio per ridisegnare la propria immagine su scala globale. Grazie alla sua posizione e ai suoi collegamenti, la città aspira a diventare un hub economico e sportivo senza precedenti. Non è un caso che il calcio sia già parte integrante della sua identità: uno strumento per renderla riconoscibile, per farla entrare nell’immaginario collettivo prima ancora che esista davvero.
In futuro, Neom sarà protagonista delle grandi manifestazioni sportive che l’Arabia Saudita sta cercando di attrarre. Il polo che ospiterà i Giochi Asiatici Invernali 2029 e il Mondiale 2034 prende il nome di Trojena, la zona di lusso della megalopoli. Qui sorgeranno hotel, ville esclusive e impianti sciistici a 2.600 metri di altitudine, oltre a un lago di acqua dolce realizzato grazie a un sistema di tre dighe. Trojena potrà ospitare fino a 700.000 persone, consolidando ulteriormente la vocazione sportiva della città.
Ma il primo passo per far entrare Neom nel calcio passa dalle gesta del Neom FC. La squadra domina la Saudi First Division e, grazie a un organico competitivo, sembra destinata a giocare nella Saudi Pro League il prossimo anno, sfidando stelle come Cristiano Ronaldo, Sadio Mané e Karim Benzema. L’accesso alla massima serie sarebbe il trampolino di lancio ideale per rafforzare l’identità del club e associare definitivamente il nome di Neom al calcio internazionale, iniziando a farsi spazio tra gli appassionati attraverso highlights, indiscrezioni di mercato e colpi di scena.