Royal Rumble 2025: la consacrazione di Jey Uso

Sembrava poter vincere John Cena all'ultimo tentativo ma alla fine alla Royal Rumble 2025 ha trionfato Jey Uso.

La Royal Rumble è da sempre una tela bianca su cui la WWE dipinge colpi di scena, ritorni clamorosi e trionfi che nessuno osa pronosticare e l’edizione del 2025, andata in scena nel maestoso Lucas Oil Stadium di Indianapolis, non ha fatto eccezione. Anzi, ha riaffermato con forza il perché questo evento sia tra i più attesi dell’anno. Con quattro match in programma, incluse le due tradizionali risse reali, la serata ha condensato in quattro ore un concentrato di emozioni.

 

La rissa reale femminile apre la Royal Rumble 2025

Arrivata alla sua ottava edizione, la Royal Rumble femminile 2025 si è rivelata un’ora abbondante di azione ad alto livello. A inaugurare il match sono state Iyo Sky e l’ex campionessa Liv Morgan, rispettivamente ingresso numero 1 e numero 2, resistendo entrambe per oltre 60 minuti in un’impresa che le ha viste protagoniste della fase iniziale. Dopo una classica fase di studio, è dall’ingresso numero 18 che la situazione prende definitivamente quota, grazie all’esperienza di Natalya Hart e alla presenza dominante della straripante Jordynne Grace.

Poi, il momento che cambia la notte. Al numero 21 scatta il countdown, l’arena trattiene il fiato e allo zero esplode in un boato: Alexa Bliss è tornata. Assente da due anni, l’ex campionessa dimostra di non aver perso il tocco, sebbene non riesca a mettere a segno eliminazioni significative. Ma non è finita. Dopo altri otto minuti, Indianapolis si accende di nuovo: risuona la theme song di Trish Stratus, la leggenda canadese, mandando in estasi i fan di lunga data. Da lì in poi, la rissa reale femminile diventa un susseguirsi di ingressi di peso: Raquel Rodriguez con il numero 26, la campionessa NXT Giulia con il 28.

Ma il vero colpo di scena arriva con il numero 27. Era nell’aria, le voci si rincorrevano da settimane. E alla fine, la conferma: Charlotte Flair è tornata in WWE. L’ingresso della superstar femminile più dominante degli ultimi anni cambia l’equilibrio della contesa. Con la consueta sicurezza, Flair elimina Piper Niven e Michin, mandando un segnale forte alle avversarie. Ma appena il tempo di godersi il momento che al numero 29 arriva la peggiore delle sorprese: Nia Jax. La mastodontica superstar entra e in pochi minuti devasta il ring, mettendo a segno nove eliminazioni, un record assoluto.

A chiudere la lista delle partecipanti è Nikki Bella, un altro nome leggendario, ma anche lei non può nulla contro la furia di Nia Jax, che la elimina con facilità. Alla fine, dopo oltre 60 minuti di battaglia, sul ring rimane un trittico inedito: Nia Jax, Charlotte Flair e la giovane promessa di NXT Roxanne Perez, entrata con il numero 3. L’epilogo è degno di un copione hollywoodiano: Charlotte Flair sorprende tutti eliminando Nia Jax. Rimane l’uno contro uno con Roxanne, che lotta con tutto il cuore ma non può nulla contro l’esperienza della figlia del Nature Boy. Il sogno della texana si infrange sul più bello: è Charlotte Flair a strappare il biglietto per WrestleMania.

Due nomi si contendono il titolo di miglior performer della serata: Nia Jax per il record di eliminazioni e Roxanne Perez, che ha resistito più di tutte. Ma alla fine, tra le due litiganti, la terza vola a WrestleMania.

 

Titolo di coppia mantenuto

Dopo l’adrenalina della rissa reale femminile, la Royal Rumble 2025 entra subito nel vivo con il primo match titolato della serata. Da una parte i campioni in carica, la #DIY, dall’altra i veterani Motor City Machine Guns. Una sfida dal sapore personale: Johnny Gargano e Tommaso Ciampa hanno strappato i titoli di coppia ad Alex Shelley e Chris Sabin lo scorso 6 dicembre e ora gli ex campioni sono pronti a tutto pur di riprendersi le cinture.

La stipulazione è di quelle che non ammettono distrazioni: two out of three falls match, vince chi conquista per primo due punti. Ed è la #DIY a partire forte. Gargano e Ciampa impongono il proprio ritmo e si aggiudicano il primo schienamento. Ma i Motor City Machine Guns non ci stanno. Dopo qualche minuto di assestamento, ritrovano la loro alchimia e pareggiano i conti con una manovra combinata da manuale.

A questo punto il match cambia volto: Shelley e Sabin sembrano in controllo, sospinti dal pubblico che fiuta l’impresa. L’inerzia è dalla loro parte, il secondo punto sembra una formalità. Ma poi, all’improvviso, il colpo di scena. Gli Street Profits, Angelo Dawkins e Montez Ford, fanno il loro ingresso e attaccano a sorpresa gli sfidanti. Un’azione fulminea, devastante, che lascia campo libero ai campioni. Un’occasione troppo ghiotta per Gargano e Ciampa, che capitalizzano l’aiuto inaspettato e chiudono il match con la seconda caduta, confermandosi campioni.

Ma la serata è tutt’altro che finita. Mentre la #DIY festeggia la vittoria, gli Street Profits non si accontentano di aver sabotato il match: attaccano anche i campioni. È un messaggio chiaro, diretto, senza possibilità di interpretazione:

Non importa chi detiene le cinture, verremo a prendercele a qualunque costo.

 

Cody Rhodes: l’odore del sangue

Si sono scontrati per settimane, se ne sono dette di ogni, sono arrivati alla resa dei conti più carichi che mai. Quello tra Cody Rhodes e Kevin Owens non era solo un rematch del Saturday Night’s Main Event di dicembre: era un duello annunciato come una battaglia di fuoco. Ladder Match – specialità di Kevin Owens – ma con una stipulazione scelta proprio da Cody Rhodes, campione da 300 giorni e alla sua ottava difesa del titolo. Il rancore tra i due era palese, esasperato dall’infortunio che Owens aveva inflitto a Cody. Ma quello che è successo a Indianapolis ha superato ogni aspettativa.

Il match è stato duro, violento, brutale. Nessuno spazio per la tecnica, solo colpi pesanti e odio agonistico. Kevin Owens, con un fisherman suplex su una scala, ha devastato Cody Rhodes. Un impatto feroce. I medici sono subito accorsi per verificare le condizioni dei due, ma la scena ha preso una piega inaspettata: Sami Zayn è apparso a bordo ring. Si parlava di un possibile intervento in favore di Owens, ma l’ex amico si è limitato a osservare senza muovere un dito.

Dopo alcuni minuti di pausa, il match è ripreso, e incredibilmente è diventato ancora più feroce. Colpo su colpo, i due si sono trascinati fino al tavolo dei commentatori americani. Owens ha cercato di eseguire un piledriver – una mossa bandita dalla WWE, la stessa che aveva lesionato Rhodes a dicembre – ma il campione ha reagito con una contromossa istintiva. Forse spinto dalla paura di un nuovo infortunio, forse travolto dalla foga del momento, Cody ha perso ogni freno. Con una furia cieca, ha sbattuto più volte la testa di Owens contro il tavolo dei commentatori, aprendogli una ferita profonda sulla fronte. Il sangue ha iniziato a scorrere.

L’American Nightmare, in preda a una furia agonistica mai vista, ha sollevato Owens e lo ha scaraventato su una scala con una Alabama Slam devastante. Owens è rimasto a terra, distrutto. La scala, piegata in due dall’impatto, è il simbolo perfetto della sua disfatta. A quel punto, Cody ha avuto la strada spianata. Senza più ostacoli, ha iniziato a scalare gli ultimi gradini della battaglia. Ha allungato la mano, ha afferrato la cintura. L’American Nightmare ce l’ha fatta. Otto difese del titolo e una notte indimenticabile.

 

Royal Rumble 2025, la Last Dance di John Cena

Il 13 novembre 2024 è stata annunciata la presenza alla Royal Rumble 2025 di John Cena. Inizia ufficialmente il Farewell Tour di uno dei più grandi, se non il più grande, nella storia di questo sport. Nelle settimane successive, le più grandi superstar della WWE seguono a ruota, annunciando le rispettive partecipazioni all’evento. Si preannuncia un pay-per-view epocale, tanto che Triple H e Stephanie McMahon parlano della più grande Royal Rumble di sempre. E, per quanto visto, forse avevano ragione.

La rissa reale inizia nel segno del Messico, con Rey Mysterio e l’esordiente Penta ad aprire le danze dell’atto conclusivo della serata. Seguono alcuni midcard e il Campione Intercontinentale Bron Breakker, che con quattro eliminazioni totali si ritaglia una Rumble più che solida, durata oltre 22 minuti. Ottima anche la prestazione del samoano Jacob Fatu, capace di mettere a segno quattro eliminazioni in 24 minuti.

Clamoroso il colpo di scena – anche se forse prevedibile – all’ingresso numero 8. Suona la musica di Akira Tozawa, ma il giapponese viene attaccato e infortunato da un contendente eliminato. Triple H chiama lo streamer iShowSpeed – che nel frattempo stava trasmettendo in live dall’arena– e gli ordina di prendere parte alla Royal Rumble. Il ragazzo, incredulo, riesce persino a eliminare il gigantesco Otis, con l’aiuto di Bron Breakker, che poi lo stende con una spear violentissima e lo getta fuori dal ring.

Superata la metà del match, la Rumble entra nel vivo: Roman Reigns, Drew McIntyre, Finn Bálor, Shinsuke Nakamura e Jey Uso entrano in rapida successione. In dieci minuti, il livello della contesa si alza vertiginosamente. Reigns ripulisce il ring, fino al momento più atteso: AJ Styles fa il suo ritorno con il numero 21 – tra il delirio degli oltre 70.000 spettatori. Poco dopo arriva anche Braun Strowman e il caos esplode definitivamente.

Ma il vero istante storico è dietro l’angolo. Suona la musica che ha fatto saltare dal divano milioni di bambini per vent’anni: John Cena fa il suo ultimo ingresso in una Royal Rumble. Seguono 4 minuti folli, durante i quali arrivano anche CM Punk e Seth Rollins. A chiudere gli ingressi sono Dominik Mysterio, Sami Zayn, Damian Priest, LA Knight e Logan Paul, quest’ultimo baciato dalla sorte con il numero più fortunato. Con gli ingressi conclusi, ci sono 10 wrestler sul ring. Incroci, vendette e storie irrisolte: il gran finale è pronto per esplodere.

Damian Priest si sbarazza di Dominik, che lo aveva attaccato alle spalle, e poi sorprende tutti eliminando Drew McIntyre. Ma è solo l’inizio: arriva uno dei momenti più caldi della serata. Seth Rollins e Roman Reigns si ritrovano faccia a faccia, di nuovo avversari, di nuovo rivali. Nella stessa Indianapolis dove, più di dieci anni fa, Seth tradì lo Shield colpendolo alle spalle, i due ex compagni tornano a scontrarsi. Si studiano, si spingono, ognuno tenta di eliminare l’altro. Ma a beffarli è CM Punk, che con un solo colpo li butta entrambi fuori. Due ex vincitori della Rumble, due dei favoriti assoluti, spariscono dalla scena in un istante. Quella vecchia volpe di Punk, ossessionata dall’idea del nel main event di WrestleMania, ha giocato il suo jolly.

Ma il wrestling è crudele. Il destino si capovolge in un battito di ciglia: nel momento in cui si distrae, convinto di avere il controllo della situazione, Punk viene eliminato da Logan Paul. Lo stesso Paul che, poco prima, aveva già estromesso dalla contesa AJ Styles. Fuori dal ring, intanto, scoppia il caos. Rollins colpisce Reigns con uno stomp, Punk attacca Rollins. Gli arbitri provano a intervenire, ma è tutto inutile: è una rissa senza regole, senza freni.

Sul ring, invece, resta un trio assolutamente impronosticabile: John Cena, Jey Uso e Logan Paul. Il primo a cadere è proprio lo youtuber, eliminato da Cena, che così mette a segno la sua terza eliminazione dopo quelle di Braun Strowman e Finn Bálor. Restano in due. Da una parte Cena, che sogna il terzo trionfo nella Rumble, come “Stone Cold” Steve Austin, e la possibilità di diventare campione del mondo per la diciassettesima volta. Dall’altra, Jey Uso, che ha l’opportunità di affermarsi definitivamente, lasciandosi alle spalle il passato per diventare protagonista assoluto.

L’ultimo duello inizia. Cena e Uso si affrontano a viso aperto, ma la stanchezza si fa sentire. Dopo pochi istanti finiscono entrambi sull’ apron ring. Qui, ogni mossa è un rischio. Basta un errore, una disattenzione, per buttare via tutto. Uso prova a rientrare, Cena lo imita con uno sforzo immenso. Lo solleva, sembra il preludio al gran finale. Uso è sospeso nel vuoto, pronto a essere scaraventato fuori. Ma proprio all’ultimo, con un colpo di reni, riesce a ribaltare tutto. Rientra nel ring e con un’ultima spinta fa precipitare Cena. Jey Uso ha vinto la Royal Rumble 2025. Il suo primo trionfo nella rissa reale, il suo momento di gloria. E lo fa eliminando una leggenda. Cena torna sul ring per stringergli la mano.

Si chiude così una notte che verrà ricordata a lungo. Per le sorprese, per la tensione, per la battaglia senza respiro. Indimenticabile il momento in cui Cena, Punk, Reigns e Rollins si sono ritrovati uno di fronte all’altro. Indimenticabile questa notte per Jey Uso, che ha ribaltato ogni pronostico e ora può sognare davvero in grande, nel segno del suo proverbiale YEET”.

Di Alessandro Amici

Romano, 27 anni. Vivo la mia vita una partita di calcio alla volta.