Fino a un paio di anni fa, uno scontro fra due tennisti italiani era accolto spesso con entusiasmo dagli appassionati, perché così almeno un nostro connazionale poteva farsi strada nel tabellone di un torneo, qualificandosi per un turno più avanzato. Nel 2025, invece, rappresenta sempre un motivo di rammarico, perché negli ultimi tempi gli azzurri hanno dimostrato di saper vincere o perlomeno di giocarsi la vittoria in tornei grandi e piccoli, non solo con Jannik Sinner.
A dimostrarlo ‒ perlomeno parzialmente ‒ è la classifica ATP a fine 2024: fra i 100 migliori tennisti al mondo, dietro al nostro numero 1, trovano posto altri 8 azzurri, di cui 5 fra i primi 50: Lorenzo Musetti (alla posizione 17), Flavio Cobolli (32), Matteo Berrettini (34), Matteo Arnaldi (37), Luciano Darderi (44), Lorenzo Sonego (53), Fabio Fognini (91) e Luca Nardi (92), con Mattia Bellucci (103) e Francesco Passaro (108) appena al di là della soglia fatidica ‒ il primo dei due a novembre aveva anche toccato la centesima posizione, prima di retrocedere leggermente.
È stata la prima volta, in 51 anni di classifiche calcolate dal computer, che l’Italia ha potuto contare su un numero così elevato di giocatori nell’ultima top 100 dell’anno, ma i dati più significativi sono forse altri. Tra le altre nazioni, infatti, solo la Francia ha fatto meglio, con ben 12 tennisti in Top 100 (ma il primo, Ugo Humbert, solo in quattordicesima posizione). Come l’Italia c’è l’Australia, con 9 giocatori, mentre alle loro spalle figurano storiche super potenze del tennis mondiale come gli Stati Uniti (8), l’Argentina (8), la Spagna (6) e la Russia (5), caratterizzate da un bacino di atleti spesso più vasto del nostro.
L’Italia è stata invece la nazione che ha vinto più tornei ATP, 13 in totale, anche se qui il peso di Sinner si è fatto sentire. Il solo altoatesino ne ha vinti infatti 8, mentre gli altri sono stati ripartiti tra Berrettini (3 vittorie, a Marrakech, Gstaad e Kitzbühel, tutte su terra rossa), Darderi (a Cordoba, sempre sul rosso) e Sonego (sul cemento di Winston-Salem). A queste vittorie si aggiungono altre sei finali perse e ovviamente anche la Coppa Davis, la seconda consecutiva dopo quella del 2023, a offrire una fotografia perfetta di un movimento molto forte. Non a caso, l’ex numero 1 statunitense Andy Roddick ha parlato dell’Italia come del “Paese di riferimento nel mondo del tennis” in questo momento.
Questo ci fa capire insomma quanta attesa ci sia per il 2025. In primis per quanto riguarda Sinner, ma anche oltre il campione altoatesino. Perché, dei 9 tennisti italiani in top 100, ben 6 ‒ Jannik compreso ‒ hanno tra i 21 e i 23 anni di età, con margini di crescita ancora da scoprire.
La risalita di Berrettini
Eppure, le attese dei tifosi sono soprattutto per il ventottenne Matteo Berrettini. Un po’ perché il romano ha già dimostrato in passato di poter entrare fra i primi 10 del mondo ‒ è stato sesto nel 2022 ‒, ma anche per le buone sensazioni che ha lasciato il suo finale di 2024, vissuto da assoluto protagonista in Coppa Davis, dopo anni tormentati da infortuni e insicurezze.
L’ex finalista di Wimbledon ha appena perso al primo turno nel torneo inaugurale della stagione, a Brisbane, contro il numero 8 del tabellone, l’australiano Jordan Thompson, ma le ambizioni sono alte, soprattutto per quanto riguarda l’estate, tra terra rossa ed erba.
Per tentare di tornare ai vertici, Matteo ha anche cambiato preparatore atletico, affidandosi a Umberto Ferrara, che fino a metà 2024 ‒ e al caso Clostebol ‒ aveva contribuito alla crescita di Sinner. L’obiettivo a breve e medio termine sarà quello di fare punti nei tornei minori, per risalire un po’ la classifica e avere sorteggi migliori negli appuntamenti più importanti (così da evitare un nuovo scontro con Sinner al secondo turno di Wimbledon, per esempio, come avvenuto nella passata stagione).
Da Musetti a Nardi, giovani con ambizioni
Un altro tennista italiano che proverà a centrare la top 10 della classifica ATP sarà Lorenzo Musetti, forse il più talentuoso dei nostri ragazzi, di sicuro quello con i colpi più raffinati. Il toscano ha vissuto una seconda parte di 2024 di alto livello, soprattutto in estate, con il bronzo alle Olimpiadi e la semifinale a Wimbledon come principali highlight. Nel corso dell’anno non è arrivato nessun titolo ATP, ma il tennista italiano ha raggiunto una continuità di rendimento e risultati mai dimostrata prima d’ora.
Sarà proprio fra la terra rossa e l’erba che Musetti cercherà conferme e, magari, qualche affermazione importante. Per entrare fra i migliori 10 tennisti al mondo, però, ci sarà bisogno di una crescita importante anche sulle superfici più veloci. La costanza sarà in ogni caso l’obiettivo principale anche per la prossima stagione, prima ancora dei titoli:
“L’obiettivo è arrivare a Torino [per le ATP Finals] l’anno prossimo. […] La continuità, il livello medio è qualcosa che devo alzare se voglio realizzare il sogno di entrare tra i primi 10 del mondo.”
La costanza è qualcosa che invece è mancata negli ultimi mesi a un altro nostro giovane interessante, Matteo Arnaldi, a partire già dai primi tornei sul cemento, la sua superficie preferita. Nel 2025 il ligure avrà pochi punti da difendere, per cui sarà atteso soprattutto a un miglioramento della propria classifica, in modo da garantirsi sorteggi sempre più favorevoli. La speranza poi è di tornare a fare parte della squadra di Coppa Davis, con la quale ha già vinto nel 2023, per poi essere lasciato a casa in occasione del bis.
Chi una grande scalata l’ha effettuata già nel 2024 è invece Flavio Cobolli, che aveva iniziato l’anno da numero 101 al mondo. Con il suo gioco esplosivo e basato sulla potenza dei colpi, il romano ha dimostrato di sapersi adattare sia alla terra rossa ‒ terreno sul quale ha trovato i primi exploit ‒ che alle superfici veloci, trovando la prima finale ATP (a Washington) ed esordendo in Coppa Davis. Fra gli italiani in ascesa, è quello che sarà più al centro delle attenzioni, per verificare quali siano i suoi (eventuali) margini di crescita.
Nel 2024, una grande soddisfazione se l’è tolta anche Luca Nardi, protagonista di quello che secondo l’ATP è stato il più grande upset della stagione, quando ha sconfitto Novak Djokovic al secondo turno del Masters 1000 di Indian Wells, dopo aver conquistato la sua prima vittoria in carriera a livello ATP solo poche ore prima, contro il cinese Zhang Zhizhen.
La stagione di Nardi è poi proseguita con più bassi che alti, ma l’esperienza accumulata potrebbe essere utile nel corso del 2025, alla ricerca anche in questo caso di continuità. La sensazione è però che Nardi sia l’italiano con le maggiori potenzialità (ancora) inespresse, perlomeno fra quelli che frequentano il circuito maggiore con regolarità.
Terraioli per tradizione
Scorrendo l’elenco dei migliori italiani in classifica ci si può rendere conto di quanto il vecchio adagio secondo il quale siamo “un Paese di santi, poeti e terraioli” sia ormai superato. I tennisti di nuova generazione sanno infatti adattarsi a varie superfici, con una predilezione anzi per i campi più veloci (come ha dimostrato soprattutto la stagione più recente di Sinner).
C’è però un’importante eccezione, rappresentata dal grintoso italo-argentino Luciano Darderi, che nel 2024 ha vinto il suo primo titolo ATP e ha fatto una bella figura nel corso di tutta la stagione sulla terra rossa, raggiungendo ad agosto la posizione 32 in classifica, prima di un finale di stagione un po’ in affanno. Nei primi mesi del 2025 avrà punti importanti da difendere per non perdere ulteriori posizioni, ma la speranza è che, con una programmazione più accurata, possa fare ancora meglio nei tornei più importanti, in particolare tra Montecarlo, Roma e Parigi.
Un altro specialista della terra battuta ‒ che negli ultimi anni ha regalato diverse soddisfazioni ai tifosi italiani, con 9 titoli conquistati ‒ è Fabio Fognini. Da lui non ci si potrà aspettare granché nel 2025: a 37 anni di età, la sua carriera è ormai nella fase conclusiva, e il tennista ha già dichiarato che continuerà a ridurre il numero dei tornei da giocare, come già fatto nell’annata appena conclusa. Intanto, però, il ligure ha concluso la sua diciassettesima stagione in top 100 (solo 10 tennisti nella storia sono riusciti a fare meglio).
Al contrario di Fognini, Lorenzo Sonego dovrà invece dimostrare di non essere ancora arrivato alla fase discendente della sua carriera. Dopo 20 anni di collaborazione con Gipo Arbino, “Sonny” ha di recente cambiato allenatore. La scelta è ricaduta sull’ex tennista Fabio Colangelo, nel tentativo di risalire la china dopo un anno piuttosto opaco. Il nuovo coach ha subito messo in chiaro su che cosa il tennista piemontese dovrà puntare maggiormente:
“Una maggiore predisposizione verso la rete. Lorenzo deve essere più aggressivo. Per il fisico che ha, per come gioca i colpi di inizio gioco, vista anche la sua mano e la sua rapidità, è fondamentale che lui riesca a sviluppare in chiave offensiva il suo tennis.”
Altri tennisti italiani da seguire nel 2025
Alle spalle degli attuali top 100 ci sono però altri tennisti in attesa di compiere il grande passo. Tra questi, spicca in particolare il già citato Mattia Bellucci, che secondo il suo entourage ha fissato l’asticella molto in alto per quanto riguarda il 2025. Ad aiutare il ventitreenne mancino lombardo ‒ anche lui con una predilezione per le superfici veloci ‒ sarà soprattutto il fatto di dover difendere pochi punti nella prima parte di stagione.
Più terraiolo è invece il suo coetaneo Francesco Passaro (entrambi sono nati nel 2001, così come Sinner), che nel 2024 ha raggiunto il terzo turno agli Internazionali d’Italia di Roma e che nella prossima stagione cercherà di entrare per la prima volta fra i primi 100 al mondo.
Dietro di loro ci sono però anche alcuni giovani interessanti che si stanno per affacciare con maggiore regolarità nel circuito maggiore. Su tutti il 2007 Federico Cinà, considerato uno dei più interessanti prospetti a livello mondiale, grazie a un fisico già ben formato e una grande completezza di colpi.
Attualmente Cinà è al numero 515 della classifica ATP, ma è soltanto il secondo fra gli under 18, alle spalle del coetaneo tedesco Justin Engel, che si trova al 393. La speranza è ovviamente quella di avere fra le mani un nuovo Sinner, ma intanto sarà interessante vedere quali potranno essere i suoi miglioramenti nel corso del 2025.