Il Natale non è solo pupazzi di neve e alberi imbiancati, e non soltanto in riferimento al normale alternarsi delle stagioni nei due emisferi. Esiste, infatti, un luogo in cui è Natale tutto l’anno, almeno nel nome: Christmas Island, ossia l’Isola di Natale, dove vive una manciata di abitanti, non fa mai freddo e soprattutto si praticano vari sport. Anche se il livello è basso, la passione non manca.
Dove si trova Christmas Island e perché si chiama così
In passato abbiamo già raccontato la vita sportiva dell’Isola di Pasqua, con cui Christmas Island ha delle analogie. In primo luogo l’etimologia del nome: in un’epoca in cui evidentemente gli esploratori difettavano in fantasia, si è scelto questo nome perché l’isola è stata avvistata da William Mynors il 25 dicembre 1643. Altro punto di contatto è il fatto che stiamo parlando di un territorio non indipendente. Pur essendo piuttosto vicina all’Indonesia e abitata prevalentemente da popoli di origine asiatica, l’isola è un territorio non autonomo dell’Australia.
Ma, rispetto a Rapa Nui, ci sono anche varie differenze: in primo luogo, non esiste una denominazione in lingua locale, poiché Christmas Island fu scoperta disabitata e senza tracce di popolazioni native. E soprattutto – quantomeno per quel che ci riguarda – lo sport preferito sull’isola non è il calcio.
Pur avendo meno ostacoli logistici rispetto all’Isola di Pasqua, la scarsa popolazione non permette di sviluppare un movimento sportivo stabile né di organizzare un campionato competitivo. A Christmas Island oggi si contano infatti meno di 1.700 abitanti, con una curiosa distribuzione di genere: circa il 63% della popolazione è di sesso maschile. Una cifra che colloca l’isola al quart’ultimo posto tra i territori meno popolosi del globo, davanti solo alle Isole Pitcairn, al Vaticano e alle Isole Cocos.
Proprio le Isole Cocos, anch’esse formalmente dipendenti dall’Australia, ci permettono un breve excursus sulla poco rilevante storia calcistica dell’Isola di Natale. Nonostante l’esistenza di un campionato locale saltuario con soli cinque partecipanti, è la selezione nazionale il vero punto di riferimento del movimento.
Inter Islands Cup
Parliamo, tuttavia, di una rappresentativa non riconosciuta da alcuna federazione – non solo FIFA e OFC ma addirittura la CONIFA – e la cui attività internazionale è estremamente limitata: un’amichevole disputata contro l’Australia e persa con un roboante 17-0 e, soprattutto, la Inter Islands Cup che ha messo di fronte per cinque edizioni Christmas Island e Isole Cocos. La competizione si è svolta, anch’essa in maniera saltuaria, tra il 1994 e il 2005, con una struttura molto semplice: due sfide a distanza di tre giorni disputate sullo stesso campo.
La prima edizione è stata vinta sorprendentemente – anche alla luce degli appena 550 abitanti – dalle Isole Cocos sul terreno amico del Bantam Village di West Island, grazie a un’epica rimonta: dopo aver perso 4-1 il primo incontro, i padroni di casa si sono rifatti imponendo un perentorio 4-0. Le altre quattro edizioni sono state appannaggio di Christmas Island: nel 1997, ancora sulle Isole Cocos, gli ospiti hanno vinto entrambe le sfide, 10-3 la prima e 3-0 alla seconda.
Doppio successo anche nell’esordio casalingo del 1999, quando all’High School Soccer Field di Flying Fish Cove – capitale dell’isola, letteralmente “baia del pesce volante” – i locali si sono imposti per 4-0 e 3-1. Dopo qualche anno di stop, nel 2004 si è tornati sulle Isole Cocos dove, forti del 3-1 in “gara 1”, gli ospiti hanno resistito al ritorno degli avversari, che si sono fermati sull’1-0. L’ultima edizione si è disputata nel 2005 e, in casa, Christmas Island ha rimontato lo 0-1 del primo match, vincendo 2-0 nel secondo. Ad oggi, quella del 2005 è stata l’ultima sfida disputata dalla selezione locale, che da quasi 20 anni conta 7 vittorie e 4 sconfitte.
Cricket
Lo sport praticato da più tempo sull’Isola di Natale è il cricket, introdotto storicamente prima di qualsiasi altra disciplina. In particolare, nella capitale Flying Fish Cove è presente il Christmas Island Cricket and Sporting Club, fondato nel 1959. Nel 2019, il club ha festeggiato il sessantesimo anniversario con un traguardo importante: l’inclusione nei ranghi della Western Australia Cricket Association (WACA), diventando il primo club di un territorio insulare esterno all’Australia a farne parte.
Nel 2020, il club ha fatto il suo esordio ufficiale in una competizione WACA, partecipando alla WACA Country Week. Questo torneo ultracentenario, della durata di una settimana, si svolge allo storico WACA Ground di Perth e coinvolge circa 70 squadre in una vera e propria “battaglia tra le regioni”.
Rugby
Tuttavia, lo sport nazionale di Christmas Island è il rugby. La selezione locale di rugby a 13, denominata Christmas Island Robbers, è stata creata da due rugbisti australiani stabilitisi sull’isola, Kele Nabukete e Tim Briggs. Quest’ultimo ricopre contemporaneamente i ruoli di capitano, allenatore e presidente della squadra. L’iniziativa ha trovato spazio durante la Territory Week, una settimana di festeggiamenti legata alla ricorrenza del passaggio dell’isola sotto la sovranità australiana.
Una delle formazioni giovanili dei Christmas Island Robbers in azione
L’esordio della squadra risale al 2016, in una giornata della Territory Week interamente dedicata alle attività sportive. In quell’occasione, i Christmas Island Robbers hanno affrontato la rappresentativa delle Isole Cocos, che ha finanziato l’evento e si è aggiudicata il trofeo di fronte a 200 spettatori, un pubblico significativo per una comunità di meno di 1.700 abitanti.
Il rugby giocato sull’Isola di Natale ha suscitato grande interesse anche in Australia. Già nel 2017, la NRL WA (la federazione rugbistica dell’Australia occidentale) ha organizzato camp sull’isola per migliorare il livello competitivo dei Robbers e ha fornito attrezzature utili per formare anche una squadra giovanile. Oggi, i Robbers disputano quattro partite all’anno: due contro le Isole Cocos e due contro Serco Rugby, una squadra “continentale”. Inoltre, si sono già recati due volte in trasferta, dimostrando una crescente competitività.
Questa crescita graduale ha avuto un impatto positivo anche sulle Isole Cocos. Il capitano della loro selezione, Zabidi Abedin, ha sottolineato come la rivalità sportiva con Christmas Island abbia stimolato un maggiore interesse per il rugby tra i locali. Nonostante la limitatezza della popolazione, sull’isola si è sviluppato un significativo movimento giovanile. Grazie a donazioni raccolte anche oltre i confini nazionali, la rappresentativa Under 16 è entrata stabilmente tra le partecipanti della NRL WA Harmony Cup, una competizione annuale riservata alle squadre giovanili dell’Australia occidentale.
Volley
I progressi del rugby hanno favorito la nascita di movimenti sportivi anche in discipline meno praticate. Nel 2023, ad esempio, Christmas Island ha debuttato nella Australian Volleyball Schools Cup, una competizione pallavolistica riservata alle scuole di tutto il Paese. Nella loro prima apparizione, gli studenti dell’isola hanno sconfitto con un netto 3-0 i padroni di casa del Good Shepherd Lutheran College nel Queensland. Questo viaggio lungo e costoso ha rappresentato un motivo di grande orgoglio per i giovani giocatori, che per la prima volta hanno avuto l’opportunità di rappresentare la loro comunità al di fuori dell’isola. L’esperienza si è ripetuta nel 2024, confermando la volontà di proseguire su questa strada.
Nonostante i rapporti sportivi siano ancora prevalentemente limitati all’Australia e alle Isole Cocos, i progressi degli ultimi anni alimentano la speranza in un progetto più ampio. Con il giusto sostegno e nuovi investimenti, Christmas Island potrebbe aspirare a sviluppare federazioni riconosciute e partecipare a competizioni internazionali, rafforzando la propria identità sportiva e culturale.