Il Bologna ora viaggia spedito. La vittoria al Grande Torino è l’ennesimo segnale di una squadra che ha trovato solidità, concretezza e protagonisti capaci di incidere nei momenti decisivi. Il 2-0, firmato da Dallinga e Pobega, consente ai rossoblù di Italiano di risalire al settimo posto in classifica, agganciando momentaneamente la Juventus. Per i granata, invece, un’altra sconfitta che alimenta la crisi e la contestazione dei tifosi.
Un primo tempo equilibrato
La gara si apre con un Torino aggressivo, deciso a sfruttare le corsie laterali per mettere in difficoltà il Bologna. Al 10’, però, arriva la prima svolta: Sosa interviene in ritardo su Holm in area e, dopo un controllo al VAR, l’arbitro Piccinini assegna un rigore ai rossoblù. Sul dischetto va Castro, ma Milinkovic-Savic si supera, neutralizzando sia il penalty che la ribattuta di Pobega.
Nonostante il pericolo scampato, il Torino fatica a creare occasioni nitide. L’unico spunto interessante arriva da Pedersen, che al 27’ pesca Sosa sul secondo palo con un cross ben calibrato, ma il colpo del laterale si perde a lato. Alla mezz’ora, un nuovo imprevisto complica i piani di Vanoli: Walukiewicz accusa un malessere e deve lasciare il campo in barella, sostituito da Vojvoda. La prima frazione si chiude con uno 0-0 che riflette l’equilibrio in campo.
Dallinga e Pobega decisivi
Il Bologna cambia marcia nella ripresa, anche grazie agli innesti di Italiano. Orsolini e Fabbian portano freschezza e idee, ma il primo squillo arriva da Pobega: al 62’, l’ex granata lascia partire un sinistro potente da fuori area che colpisce la traversa e rimbalza sulla linea di porta. Una chance clamorosa che lascia il risultato ancora in bilico.
La svolta arriva al 71’. Dallinga, entrato da pochi secondi, trova il suo primo gol in Serie A al termine di un’azione ben orchestrata da Miranda. L’olandese si fa trovare pronto a centro area, insaccando il cross del compagno e sbloccando la partita. Il Torino prova a reagire, ma le poche iniziative vengono spente dalla difesa rossoblù.
All’83’, il Bologna chiude definitivamente i conti. Pobega, al termine di un’azione insistita, calcia verso la porta trovando una deviazione fortuita di Dallinga che spiazza Milinkovic-Savic. Dopo un lungo controllo al VAR, il gol viene convalidato, decretando il 2-0 finale.
Il Bologna vola
Il Bologna, con questa vittoria, conferma non solo di essere una delle squadre più in forma del campionato, ma anche di poter competere con formazioni di livello. La capacità di Italiano di leggere la partita e di azzeccare i cambi è stata determinante. Dallinga, il grande colpo del mercato estivo, si è sbloccato, mentre Pobega si sta confermando un elemento fondamentale per equilibrio e qualità negli ultimi 20 metri.
La solidità difensiva, incarnata da un reparto compatto e da un Ravaglia sempre attento, ha permesso ai rossoblù di contenere le poche incursioni offensive dei granata. Ma è l’organizzazione generale della squadra a fare la differenza: un gruppo che sa soffrire nei momenti di difficoltà e colpire al momento giusto. Rispetto a un paio di mesi fa, i rossoblù sembrano avere molte più certezze: il lavoro dell’ex tecnico della Fiorentina evidentemente sta iniziando a dare dividendi.
Le parole di Italiano
A fine partita Italiano ha sottolineato l’importanza di affrontare con serenità la pausa natalizia, definendo la vittoria col Torino come un segnale di maturità della squadra. “Era il nostro obiettivo di oggi, volevamo continuità di risultati positivi e ci siamo riusciti: i ragazzi si sono meritati un giorno di riposo in più”, ha dichiarato il tecnico. Italiano ha elogiato Dallinga, finalmente decisivo con il suo primo gol in Serie A, e ha sottolineato come l’olandese fosse vicino a segnare in diverse occasioni, specialmente in Champions League. “Era ora che ci facesse vincere qualche partita – ha scherzato l’ex allenatore della Fiorentina – Questo gol è importante perché gli dà fiducia, ha grandi qualità”, ha aggiunto.
Italiano ha accennato anche alle ambizioni europee dei suoi, spiegando che il presidente punta a portare il Bologna a livelli importanti. Tuttavia, ha ribadito che il percorso è lungo e che ogni partita va affrontata con umiltà e consapevolezza. “Davanti stanno viaggiando davvero forte, noi dobbiamo provare ad avvicinarci il più possibile. Se continuiamo così, possiamo dire la nostra”, ha concluso.
La crisi del Torino
Se il Bologna guarda al futuro con ottimismo, per il Torino si apre una fase delicata. La mancanza di incisività offensiva e le difficoltà nel costruire gioco sono problemi evidenti che Vanoli deve risolvere al più presto. La squadra sembra smarrita, incapace di trovare continuità. L’infortunio di Zapata ha segnato l’inizio di una crisi da cui sembra difficile uscire, almeno al momento.
Con l’ottava sconfitta nelle ultime dodici partite, il Torino si avvicina a un bivio cruciale. La pausa natalizia potrebbe essere l’occasione per riorganizzarsi e pianificare interventi sul mercato, ma è chiaro che serve un cambio di mentalità, prima ancora che di uomini. Al momento Vanoli non sarebbe in discussione.