Verona-Milan 0-1: il gol di Reijnders fa respirare Fonseca

Reijnders esulta dopo il gol in Verona-Milan

Il calcio non vive solo di spettacolo e grandi giocate, ma anche di partite a dir poco bruttine come Verona-Milan. Match sporchi, dove l’obiettivo è uno solo: vincere. In un Bentegodi gelido, il Milan si presenta in piena emergenza contro un Verona agguerrito, con entrambe le squadre bisognose di punti per obiettivi diametralmente opposti. Da un lato i rossoneri, che mirano a stabilizzarsi in zona europea, dall’altro i gialloblù, invischiati nella lotta per la salvezza. Ne viene fuori un match lento, impreciso, quasi anestetizzato. A risolverlo è un guizzo di Tijjani Reijnders al minuto 56, su un assist calibrato al millimetro di Youssouf Fofana. Ma Paulo Fonseca ha poco di cui essere allegro perché lunghi tratti i rossoneri sono apparsi spenti e soprattutto con poche idee.

Reijnders decide Verona-Milan

La partita si accende nella ripresa, dopo un primo tempo privo di spunti significativi. Fino a quel momento, il Milan aveva cercato di costruire azioni con un possesso palla sterile, mentre il Verona si era limitato a chiudere gli spazi e ripartire quando possibile. Ma è bastato un episodio per cambiare il destino della gara.

Siamo al minuto 56: Fofana riceve palla nella trequarti centrale, alza la testa e legge il movimento di Reijnders che si inserisce tra Duda e Daniliuc. Il centrocampista olandese riceve il pallone perfettamente calibrato e, con un destro preciso, supera Montipò, regalando il vantaggio al Milan.

Una giocata che riassume i pregi dei due protagonisti: l’intelligenza tattica e la visione di gioco di Fofana, unita alla freddezza e alla capacità di attaccare gli spazi di Reijnders. Un gol figlio della qualità individuale, indispensabile in un match bloccato.

Il Verona tenta subito una reazione con Suslov, il migliore in campo tra i gialloblù. Un minuto dopo il gol subito, il centrocampista slovacco prova una girata potente dal limite, ma Maignan risponde presente. È l’ultima vera occasione per il Verona, che non riuscirà più a rendersi pericoloso fino al triplice fischio.

Una partita con poche emozioni

Il match del Bentegodi non ha offerto spettacolo, anzi. Il primo tempo, in particolare, è stato una lunga sequenza di errori tecnici e palloni persi da entrambe le squadre. Il Milan, pur avendo maggiore qualità, ha faticato a costruire azioni pericolose. Al minuto 22 si è visto un timido tentativo: Reijnders ha servito in verticale Leao, che però ha sbagliato completamente il cross. Poco dopo, Chukwueze ha perso palla malamente, dando il via a una ripartenza di Suslov culminata in un bel tiro sul quale Maignan ha dovuto superarsi.

La vera svolta del primo tempo è stata, però, negativa per i rossoneri. Leao, dopo mezz’ora di gioco, ha chiesto il cambio per un problema muscolare. Fonseca ha quindi optato per uno spostamento di Alex Jimenez da terzino ad ala, limitando però lo spazio a disposizione del giovane talento spagnolo, che fino a quel momento era stato uno dei più vivaci.

Prima dell’intervallo, il Milan ha avuto due mezze occasioni: un colpo di testa di Abraham, deviato da Montipò, e un destro dalla distanza di Terracciano, parato ancora dal portiere scaligero. Troppo poco per una squadra che ambisce ai vertici della classifica. Al netto degli infortuni, la sensazione è che Fonseca stia continuando a faticare immensamente a trasmettere i propri principi di gioco all’intero gruppo.

Fonseca: vittoria sì, ma che fatica

La prestazione del Milan al Bentegodi è stata lontana dagli standard che ci si aspetterebbe da una squadra in corsa per un posto in Europa. L’assenza di Leao, unita alle condizioni precarie di Theo Hernandez e all’inconsistenza di Abraham, ha pesato enormemente sulla fluidità del gioco. Chukwueze, schierato titolare, ha mostrato ancora una volta limiti di continuità: troppo spesso confusionario, ha alternato buone giocate a errori evitabili.

In mezzo a queste difficoltà, alcuni giocatori hanno però risposto presente. Alex Jimenez, pur limitato dalla posizione in campo, ha mostrato personalità e qualità nel dribbling che potranno tornare utili nel corso della stagione. La coppia difensiva Gabbia-Thiaw ha offerto una prestazione solida, garantendo ordine e compattezza alla retroguardia. E poi, naturalmente, c’è Maignan, che con la sua parata su Suslov nel primo tempo ha evitato guai seri ai suoi.

Fonseca può quindi tirare un sospiro di sollievo: la vittoria gli permette di allontanare momentaneamente le voci di esonero e di mangiare il panettone in serenità. Ma il tecnico portoghese sa bene che il lavoro da fare è ancora tanto.

I numeri di Fofana e Reijnders

Con il gol segnato al Bentegodi, Reijnders ha raggiunto quota quattro reti in questa Serie A, confermandosi uno dei centrocampisti più incisivi del torneo. Ma la vera chiave della partita è stata Youssouf Fofana, autore dell’assist decisivo. Il francese, sempre più leader del centrocampo rossonero, ha messo in mostra una visione di gioco e una precisione che fanno la differenza in una squadra spesso priva di idee come spesso appare il Milan di Fonseca.