Calcio

La storia dell’FC Santa Claus, il club di Babbo Natale

Finalmente – almeno per chi, come il sottoscritto, adora questo periodo dell’anno – è arrivato il Natale. Al termine di un mese molto intenso, fatto di regali, pacchetti e missioni in perlustrazione nelle case di tutto il mondo, Babbo Natale e i suoi elfi hanno ultimato le consegne con cui hanno potuto stampare un bel sorriso sul volto di molti bambini. Arriva finalmente il meritato riposo, che permetterà all’allegra combriccola di tornare alla loro ordinaria occupazione, quella che li impegna in maniera esclusiva nel resto dell’anno. Qual è? La gestione di una squadra di calcio, ovviamente. O quantomeno è con questi presupposti che nasce la storia dell’FC Santa Claus.

 

Don’t stop believing

No, il titolo non si riferisce al grande successo musicale dei Journey negli anni ’80 (che poi, tecnicamente, in quel caso si scriverebbe believin’) ma al motto di questa società calcistica. Già, perché il nome del FC Santa Claus non è casuale: la finalità che ha portato alla creazione del club finlandese è quella, estremamente ambiziosa, di perseguire l’intento della felicità dei bambini, invitandoli a continuare a credere in Babbo Natale e aiutando al contempo i più bisognosi. Ma facciamo un doveroso passo indietro.

L’FC Santa Claus nasce nel 1992 a Rovaniemi, luogo noto al mondo come sede del Villaggio di Napapiiri – traduzione letterale in lappone di “circolo polare artico” – in cui, secondo la leggenda, risiederebbe Babbo Natale, con tanto di casetta e ufficio postale ormai divenuti meta turistica imperdibile per chi viaggia nel profondo nord. Nonostante la principale squadra della città sia il RoPS (Rovaniemen Palloseura), che ha vinto due coppe nazionali e oggi milita nell’attuale terza serie finlandese, l’intento iniziale era quello di unire la popolazione sotto un’unica insegna.

Un’idea che prende le sembianze della fusione: il RoRe (Rovaniemen Reipas) e il RoLa (Rovaniemen Lappi), due club militanti in Kakkonen – all’epoca terzo livello del calcio finnico – si uniscono per dare vita all’FC Santa Claus Rovaniemi, destinato a iniziare il suo percorso proprio dalla divisione di cui facevano parte i due club che l’hanno originato.

La leggenda vuole che il fondatore, Terho Iljin, abbia visto gli elfi giocare a pallone al di fuori del Villaggio di Napapiiri durante una pausa dal duro lavoro pre-natalizio di preparazione dei pacchetti regalo. Da quella visione nacque l’ispirazione per creare una squadra che prendesse il nome da ciò che rende Rovaniemi famosa nel mondo. Con una speciale letterina, Iljin chiese a Babbo Natale il permesso di utilizzare il suo nome per identificare la squadra.

Richiesta cui il grande uomo in rosso rispose in maniera affermativa ma con due condizioni: l’utilizzo del suo nome in inglese – in luogo del termine finlandese Joulupukki – per dare visibilità alla squadra in tutto il mondo e la nomina in qualità di allenatore onorario. Da allora, Babbo Natale presenzia a ogni esordio stagionale casalingo per dare il calcio d’inizio alla stagione e non è raro scorgerlo tra le tribune dello stadio Rovaniemen Keskuskenttä anche durante gli altri match di campionato.

Anche le divise – per la cui produzione nel tempo si sono susseguiti marchi prestigiosi come Adidas, Nike e Puma – riflettono lo spirito dell’iniziativa: la prima maglia è rossa con bordi bianchi per richiamare i colori del costume di Babbo Natale, mentre la seconda maglia è bianca con orlatura verde, colori che richiamano sia il Natale che gli abiti degli elfi.

 

La storia dell’FC Santa Claus

I primi anni della storia dell’FC Santa Claus Rovaniemi sono i più gloriosi a livello sportivo. Nel 1993, anno dell’esordio in Kekkonen, la squadra conquista un prestigioso terzo posto. L’anno seguente, invece, le soddisfazioni arrivano in altre competizioni: in Suomen Cup, la coppa nazionale finlandese, il club di Babbo Natale si spinge fino ai quarti di finale. L’impresa è arricchita dall’eliminazione di squadre più quotate, come Oulun Palloseura (OPS), Vaasan Palloseura (VPS), FF Jaro e Närpes Kraft, prima di cedere all’Ilves Tampere.

Sempre nel 1994, l’FC Santa Claus trionfa nella Midnattsolscupen (letteralmente “Coppa del Sole di Mezzanotte”), una particolare competizione disputata in estate nel Tornedalen, in Lapponia svedese. Le partite si svolgono a mezzanotte sfruttando la luce naturale del sole del periodo. Questo inizio promettente, tuttavia, non avrà il seguito sperato: nel 2000, l’FC Santa Claus Rovaniemi retrocede in Kolmonen, la quarta divisione, e riesce a tornare in Kakkonen solo otto anni dopo.

Negli anni successivi, il club tenta di costruire una squadra più competitiva per raggiungere la Ykkönen, la seconda serie finlandese. Nel 2010 arriva la miglior stagione della storia del club: l’FC Santa Claus vince il Girone C della Kakkonen. Tuttavia, nei playoff a tre squadre per la promozione, dopo una vittoria per 5-3 contro l’Ilves Tampere – una sorta di rivincita dei quarti di finale della coppa del 1994 – la squadra perde 1-0 contro l’HIFK, che si assicura l’accesso alla Ykkönen.

La ricerca di competitività ha, purtroppo, un costo elevato. Poco dopo, il club subisce l’onta del fallimento a causa di debiti superiori ai 30.000 euro, generati dalle perdite legate alle attività di bingo organizzate dalla stessa proprietà. Queste perdite, benché non direttamente collegate all’attività calcistica, si rivelano decisive, portando alla cancellazione del titolo sportivo. Dalle ceneri del club nasce l’FC Santa Claus Arctic Circle, che però deve ripartire dalla quarta serie, poiché la nuova proprietà decide di accollarsi solo i debiti legati all’attività calcistica.

La nuova avventura inizia nel 2012 e porta subito risultati positivi: nel 2014, il club torna in Kakkonen. Tuttavia, questo è l’inizio di un periodo difficile. Nel 2016, l’FC Santa Claus Arctic Circle, formato principalmente da giocatori dilettanti, ottiene appena 8 punti in 22 partite e subisce 102 gol, chiudendo all’ultimo posto. Nel 2018, la squadra retrocede in Nelonen (quinta divisione) e, al termine della stagione, arriva ultima, rischiando di scendere in Vitonen. Tuttavia, il club dichiara nuovamente bancarotta e scompare dal panorama calcistico nel 2020. Da quel momento, i giovani del luogo si limitano a partecipare a un campionato amatoriale di calcio a 8.

Nel 2021, dopo anni di difficoltà, il nuovo presidente Juha Eteläinen decide di riportare in vita il club, che torna in campo con il nome originario di FC Santa Claus. Ripartendo dal Vitonen, la squadra ottiene la promozione in Nelonen nel 2022. Tuttavia, una riforma della federazione calcistica finlandese introdotta nel 2023, con la creazione della Ykkösliiga (attuale seconda divisione), provoca lo slittamento di tutte le serie inferiori, rendendo il Nelonen il sesto livello del calcio nazionale.

Nel campionato più recente, l’FC Santa Claus ha raggiunto i playoff, concludendoli al terzo posto e mancando la promozione. Babbo Natale e gli elfi tifano affinché la squadra possa tornare a scalare le gerarchie del calcio finlandese.

Con un’inedita divisa nera, l’FC Santa Claus inizia la sua stagione nel derby di coppa contro il RoPS. Calcio d’inizio ovviamente affidato a Babbo Natale

 

Beneficenza e visibilità internazionale

Le finalità poste a fondamento del progetto dell’FC Santa Claus non sono solo calcistiche, né limitate esclusivamente alla Lapponia. Grazie alla collaborazione con importanti marchi di abbigliamento sportivo e alla partnership con aziende come Electronic Arts e Bewin Sports – emittente sportiva cinese – il club ha ottenuto grande visibilità, contribuendo a cause umanitarie. I proventi derivanti dalla vendita delle magliette sono devoluti interamente all’UNICEF, mentre con la nuova rinascita i calciatori si impegnano regolarmente nel supporto alla comunità locale, includendo attività connesse al villaggio di Babbo Natale.

L’impegno del club si estende anche alla promozione della città e della cultura locale. Sul sito ufficiale, i calciatori vengono immortalati vestiti da elfi o accanto a Babbo Natale e alle sue renne, rafforzando il legame con l’immaginario natalizio.

Negli anni, l’FC Santa Claus ha partecipato a numerose amichevoli a scopo benefico. Nel 1997, ad esempio, ha ospitato club inglesi come Crystal Palace di Attilio Lombardo, Nottingham Forest e West Ham, radunando migliaia di spettatori per destinare gli incassi ai bambini bisognosi. Più di recente, Marc Gao, CEO di Bewin Sports e vicepresidente del club, ha organizzato due eventi natalizi consecutivi in Cina, dove la squadra ha disputato partite di beneficenza.

Nel 2016, i giocatori hanno sfidato una selezione di star locali della TV e del web, indossando il caratteristico cappellino rosso di Babbo Natale. L’anno successivo, in una partita con avversari di calibro internazionale come Alessandro Del Piero e Michael Owen – diretta da un arbitro vestito da Babbo Natale – il club ha portato avanti il suo obiettivo principale: regalare un Natale migliore a bambini meno fortunati.

 

Manuel Fanciulli

Laureato in giurisprudenza e padre di due bambini, scrivo di sport, di coppe e racconto storie hipster. Cerco le risposte alle grandi domande della vita nei viaggi e nei giovedì di Conference League.

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