Cinque gol incredibili di Mario Balotelli da rivedere subito

Mario Balotelli - Puntero

“Super Mario c’è”. Il sito del Genoa lo ha accolto così. Mario Balotelli è tornato ufficialmente in Serie A, dopo essere rimasto svincolato a seguito dell’esperienza in Turchia con l’Adana Demirspor. A 34 anni, l’attaccante indosserà la tredicesima maglia della propria carriera, una nuova occasione per stupire e per dimostrare il proprio valore nel calcio che conta. Sarà chiamato a risollevare le sorti di un Grifone in estrema difficoltà, invischiato nei bassifondi della classifica e alle prese con un’oggettiva penuria a livello offensivo.

Il primo saluto della città di Genova è stato di quelli calorosi, l’entusiasmo dei tifosi è palpabile. Del resto, c’era da aspettarselo. Perché Mario Balotelli è così, non può proprio passare inosservato. Lo racconta la sua carriera: i suoi colpi di testa dentro e fuori dal rettangolo verde, il suo saper essere mattatore e scatenare l’opinione pubblica, nel bene e nel male. La nostra redazione ha selezionato i cinque migliori gol della sua carriera. Riviviamo queste marcature come in una graduatoria, esaminando le perle balistiche di un talento cristallino che avrebbe potuto fare e dare molto di più. Ma anche i momenti, le circostanze, le tappe principali di un lungo viaggio fatto di grandi successi e di clamorose cadute.

 

5º posto: Marsiglia-Saint Etienne 2-0 (2018/2019)

Negli alti e bassi della carriera di Mario Balotelli, la tappa di Marsiglia è stata fondamentale. Non tanto per la stagione in sé, 15 presenze e 8 gol nel 2018-19 con la maglia dell’OM, quanto per il fatto di essere rimasto svincolato al termine di una seconda parte di campionato comunque soddisfacente, dopo l’avvio in sordina con la maglia del Nizza e la rescissione anticipata del contratto con il club della Costa Azzurra. “Da lì ho cominciato un po’… non dico depressione, ma un accenno di depressione ce l’ho avuto, sono stato male“, ha dichiarato l’attaccante. Uno stato di inquietudine che Balotelli è riuscito a superare grazie ad un percorso di supporto psicologico.

Ma veniamo al gol: calcio d’angolo battuto da Florian Thauvin direttamente sul secondo palo, dove il più lesto a sbucare è Super Mario. Balotelli appoggia il proprio peso in maniera sapiente sul difensore e arpiona il pallone con una bellissima volée di destro. E come festeggia? Ruba lo smartphone a un fotografo e si scatta un selfie di gruppo con il resto della squadra. Ci ricorda qualcuno che proprio a Mario tirò un calcione ben assestato per fargli apprezzare la propria vicinanza. In ogni caso, 1-0 Marsiglia al 12′. Un risultato che diventerà rotondo e definitivo solo 9 minuti più tardi, grazie al raddoppio su rigore ad opera dello stesso Thauvin.

 

4º posto: Italia-Brasile 2-2 (2013)

Balotelli croce e delizia anche con la maglia della Nazionale azzurra. Nel 2013 Super Mario è appena tornato in Serie A dopo tre stagioni con la maglia del Manchester City. Ad accoglierlo è stato il Milan, l’altra sponda di Milano che si pensava dovesse essere proibita per un ragazzo come lui, che gli albori del grande calcio li ha veduti e vissuti con la maglia nerazzurra. Il 21 marzo 2013 è una di quelle serate in cui Balotelli fa il bello e il cattivo tempo. E infatti Mario fa tutto da solo. Il recupero palla dopo un passaggio sbagliato dal Brasile, la sapiente conduzione e, prima di essere accerchiato dai difensori verdeoro, la conclusione potente e precisa da distanza siderale su cui Júlio César può poco o nulla. E pensare che si trattava solo di un’amichevole. Alla guida della Nazionale c’era Cesare Prandelli. Ere geologiche fa.

 

3º posto: Milan-Bologna 1-0 (2013/2014)

La stagione 2013/2014 è tutt’altro che facile per il Milan. I rossoneri sono addirittura undicesimi al termine del girone d’andata e, ciliegina sulla torta, a metà gennaio vengono travolti per 4-3 dall’uragano Berardi e dal suo Sassuolo. Un risultato che costa la panchina a Massimiliano Allegri, sostituito da Clarence Seedorf. Ma nemmeno il grande ex calciatore olandese riuscirà a cambiare le sorti di un campionato fallimentare, in cui il Milan non riesce neppure a centrare la qualificazione all’Europa League, chiudendo all’ottavo posto insieme al Torino e rimanendo con il cerino in mano in virtù di una peggiore differenza reti.

Tuttavia, Mario Balotelli è una delle poche note positive di quell’annata rossonera. Tutto suo è il successo soffertissimo del 14 febbraio, il giorno di San Valentino, contro il Bologna: nelle battute finali di una partita spigolosa, Balo riceve sulla trequarti e compie qualche passo per aggiustarsi il pallone, prima di scagliare un destro potentissimo che prende il volo e si insacca alle spalle di Curci. Come i grandi campioni sanno fare, una volta tanto.

 

2º posto: Adana Demirspor-Göztepe 7-0 (2021/2022)

Ultima giornata del campionato turco. L’Adana Demirspor di Vincenzo Montella ha l’opportunità di chiudere in nona posizione, in basso nella parte sinistra della classifica. Per centrare il risultato, devono battere i giallorossi del Göztepe, già retrocessi. Basta un quarto di partita e comincia la danza degli uomini di Montella, mentre gli avversari si sciolgono come neve al sole. Balotelli ne fa addirittura cinque, portandosi al secondo posto della classifica marcatori della Süper Lig. Ma il più bello è senza dubbio l’ultimo, il 7-0 finale, che scaturisce da un pallone ricevuto dall’italiano sulla trequarti. Mario avanza con la palla incollata al piede e, incontrando una difesa svogliata e non irresistibile, decide che “‘o famo strano“: entra in area, gioco di gambe, come al campetto, per ubriacare l’avversario, si smarca, rabona sul secondo palo. Quasi un’umiliazione, ma c’è da sorprendersi? Balotelli è così. Classe e strafottenza. Un gol talmente bello che gli vale la nomination al FIFA Puskas Award 2022, precisazione mica trascurabile.

 

1º posto: Italia-Germania 2-1 (2012)

Ora, dobbiamo essere sinceri. Alla posizione numero due trovate, probabilmente, il miglior gol della carriera di Mario Balotelli. Ma che cos’è il calcio, senza Italia-Germania? Semifinale di Euro 2012. Gli azzurri si esaltano con il binomio genio e sregolatezza Cassano-Balotelli, ma anche con la qualità di uno straordinario Marchisio e l’onniscienza di Andrea Pirlo. La squadra di Prandelli è capace di contenere le sfuriate tedesche, tirando fuori una prestazione magistrale e conquistando la finale del torneo contro la Spagna. Mario aveva già colpito al 20′ incornando su un cross di Cassano, sfuggito in mezzo a due difensori teutonici che non erano stati in grado di contenerlo.

Ma è al minuto 36 che arriva il nostro gol: Montolivo sventaglia lungo per Balotelli, abile ad aprirsi uno spazio che gli permette di involarsi verso Neuer, Controllo, passo, bum. La palla va a incastonarsi come diamante all’incrocio, potenza azzurra che si sprigiona ed esplode nell’esultanza dell’incredibile Hulk. Germania annichilita.

 


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Di Alessio Castagnoli

Scrivo storie di calcio e sport su Puntero e su Bologna Sport News. Studente del XVII biennio presso la Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia