Come sta andando il calciomercato del Cagliari

Calciomercato Cagliari - Puntero

La salvezza ottenuta lo scorso campionato, per molti un autentico miracolo, permette al Cagliari di presentarsi ai nastri di partenza della nuova stagione di Serie A con un progetto in continuità con il passato recente. Il ritiro di Claudio Ranieri ha obbligato la dirigenza rossoblù a una scelta azzardata per la guida tecnica: il tira e molla per assicurarsi Davide Nicola, precedentemente sotto contratto con l’Empoli, dimostra l’intenzione di seguire un piano preciso per il club di Sa Ruina. Il grande protagonista dell’estate rossoblù è stato il ds Nereo Bonato, plenipotenziario anche in sede di calciomercato, in continuità con il mandato iniziato a fine 2022.

Proprio Bonato, infatti, ha puntato sul tecnico piemontese, in alcuni aspetti simile a Ranieri. La voglia di misurarsi con una piazza in cui – parole sue – ha sempre sognato di calarsi, ha fatto il resto. Inoltre il presidente Tommaso Giulini, stanco delle continue contestazioni di una piazza spesso molto critica nei suoi confronti, ha dato carta bianca al direttore veronese in sede di mercato. Il Cagliari, infatti, continua a pagare le spese eccessive e le scelte sbagliate fatte dopo il periodo nero del Covid ma, nonostante un anno in cadetteria con incassi ridotti, grazie anche alle qualità dell’attuale direttore sportivo, può programmare un’altra stagione di A.

 

Cambio di rotta e cessioni

Le nuove regole della Lega Serie A riguardo all’indice di liquidità impongono ai club operazioni calibrate. Il Cagliari, complice la già menzionata retrocessione del 2022, è tra le società più in difficoltà su questo parametro. Per questo motivo è stato necessario salutare sia i giocatori scadenza di contratto come Marco Mancosu, Simone Aresti e, soprattutto, Nahitan Nández, che quei giocatori – Gaetano Oristanio, Eldor Shomurodov e Andrea Petagna – per i quali erano state concordate opzioni di riscatto poi non esercitate. L’ex ds del Sassuolo ha illustrato sin da subito il piano per la stagione: valorizzare i propri giovani e puntare su profili rivendibili.

Per questo i rumors di mercato non hanno risparmiato praticamente nessuno dei titolari della passata stagione e tra giugno e luglio hanno salutato la Sardegna Alberto Dossena e Ibrahim Sulemana, che assieme hanno fruttato circa 20 milioni. E non è detto che, in questo rush finale di mercato, non si aggiungano altri elementi di spicco della rosa. Pur non essendo espressamente in vendita, infatti, i vari Antoine Makoumbou, Simone Scuffet, Yerry Mina, Gianluca Lapadula, Răzvan Marin, Matteo Prati e Zito Luvumbo hanno tutti una valutazione economica fissata e nessuno di loro, a fronte di un eventuale corrispettivo che accontenti il club, può ritenersi incedibile.

Tuttavia, è bene precisare che allo stato attuale nessun club ha concretizzato l’interesse con offerte ritenute congrue, ragion per cui i calciatori sopra menzionati sono a disposizione di Nicola, dando valore a un buon organico per l’obiettivo salvezza. I movimenti minori che hanno portato alla cessione di alcuni giovani prevedono un parziale mantenimento del controllo del cartellino – recompra o percentuale su rivendita – ma, in generale, hanno lasciato un po’ di malcontento nella tifoseria. Pur sacrificando valore in ottica futura, queste cessioni hanno portato benefici all’indice di liquidità: Riyad Idrissi, Etienne Catena, Davide Veroli, Chrīstos Kourfalidīs e Isaías Delpupo i nomi più importanti tra quelli dei prodotti del vivaio sacrificati. Il passaggio in prestito di Boris Radunović al Bari, inoltre, potrà diventare definitivo in base alle prestazioni del portiere serbo, in cerca di riscatto dopo aver deluso nello scorso campionato.

 

Gli acquisti

La partenza dei calciatori già citati e l’arrivo di Nicola, hanno reso necessario coprire in fretta le aree scoperte. Il primo colpo è stato Sebastiano Luperto, già a conoscenza dei metodi e delle idee del tecnico con cui ha lavorato a Empoli. Un profilo di sicuro affidamento per le zone meno nobili della classifica. Sicuramente funzionali al gioco del tecnico anche i tre innesti provenienti da Bergamo nell’affare Sulemana, ossia Nadir Zortea, Michel Adopo e Roberto Piccoli, senza dimenticare l’acquisto dell’esterno Mattia Felici dalla FeralpiSalò. Sempre da Bergamo, per rinforzare il pacchetto arretrato è stato ingaggiato lo svincolato José Luis Palomino, mentre il secondo portiere sarà l’albanese Alen Sherri.

Il tempo e il campo saranno i giudici delle operazioni di mercato, ma è un dato di fatto che, a differenza di quanto accaduto ai suoi predecessori a Cagliari, il mister piemontese ha potuto contare sin da subito in ritiro su un nutrito numero di giocatori che faranno parte della rosa definitiva. Elemento non di poco conto questo, viste le necessità di apprendimento tattico che il cambio di guida tecnica e i relativi nuovi principi portano. In tal senso, Bonato ha fatto il massimo con le poche armi a disposizione.

 

Obiettivi e scenari futuri

Difficile fare previsioni su cosa potrà accadere da qui al 30 agosto, giorno di chiusura del mercato estivo. Il Cagliari al momento attende notizie da Napoli per il trequartista Gianluca Gaetano: il ragazzo ha convinto il club a formulare una proposta di acquisto definitivo dopo i sei ottimi mesi in prestito della stagione scorsa. I due club sono distanti sulla valutazione ma l’impressione è che il braccio di ferro sia destinato a risolversi in favore dei sardi. Il classe 2000 è fuori dal progetto di Conte e le parole del procuratore – che ha già avuto modo di scontrarsi con De Laurentiis per Di Lorenzo – sono chiare: “Gianluca resta a Napoli o va in Sardegna“.

Sullo sfondo, per i sardi ci sono piani B come quelli che porterebbero a Cesare Casadei e Hamed Junior Traorè ma, per il momento, si tratta di piste fredde. I bisogni primari dei rossoblù sono un difensore e un attaccante più incisivo in zona gol, ma altri acquisti oggi non sono possibili senza prima cedere e, in tal senso, sono diversi i giocatori in esubero che potrebbero fare spazio: Pantelis Hatzidiakos, Alessandro Di Pardo, Jakub Jankto, Gastón Pereiro e il già citato Lapadula. Se per il difensore greco si spera in qualche dimostrazione d’interesse che al momento latita, la questione del bomber italo-peruviano è diversa. La Serie B è casa sua, come dimostrato proprio a Cagliari due stagioni fa. Per questo in tanti lo vorrebbero, ma l’ingaggio oneroso fino al 2026 e la valutazione del cartellino scoraggiano le potenzialità pretendenti.

Altrettanto complicata la situazione degli altri: Di Pardo e Jankto potrebbero avere proposte dell’ultima ora dalla Serie B o dall’estero, le classiche manovre che in Italia si concretizzano sul gong. L’uruguagio, invece, è un corpo estraneo alla squadra, anche alla luce dei vari prestiti recenti, ma l’ingaggio garantito anni fa alla firma è un ostacolo insormontabile per i club a cui potrebbe fare comodo. Insomma, in questo momento gli esuberi stanno bloccando il mercato in entrata del Cagliari.

La prima uscita ufficiale in Coppa Italia e l’esordio in campionato hanno poi instillato più di qualche dubbio sulla permanenza di Makoumbou. La sua situazione è l’emblema del passaggio da Ranieri a Nicola: insostituibile per il tecnico romano nei suoi 18 mesi, ancora inutilizzato con il nuovo allenatore e, pertanto, potenzialmente sacrificabile. In base alla richiesta di velocità di manovra, pressing e sacrificio costante, le qualità del nazionale congolese potrebbero essere messe in secondo piano, evidenziando principalmente i suoi difetti, dal momento che tende a tenere troppo palla – caratteristica evidenziata già dal mister romano. Al momento è difficile ipotizzare una cessione ma le scelte di formazione nelle prime uscite ufficiali potrebbero aprire a scenari impensabili fino a pochi giorni fa.

Il nuovo Cagliari targato Nicola dovrebbe orientarsi verso un 3-4-2-1, soprattutto seguendo i rumors di mercato relativi a Gaetano e alle già citate alternative. In rosa ci sono cinque giocatori per due posti: Adopo, Deiola, Marin, Prati e, appunto, Makoumbou. Contro la Carrarese in Coppa Italia i titolari sono stati Deiola e Marin e i subentri Adopo e Prati e la prima di campionato contro la Roma, giocata con il 3-5-2, ha ulteriormente amplificato i dubbi sul congolese: Nicola ha optato inizialmente per il terzetto Deiola-Prati-Marin e inserito a gara in corso il solo Adopo. Il ragazzo nato a Parigi ha dovuto assistere all’intero match casalingo dalla panchina e, vista la linea tenuta in sede di mercato e la spesa limitata fatta due anni fa per acquistarlo, non è irrealistico pensare che, con cifre dai 5-6 milioni a salire, il club potrebbe valutarne la cessione.

Un gran gol di Gaetano alla prima casalinga nello scorso campionato. A Cagliari sognano un ritorno in grande stile

 


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Di Fabrizio Cirronis

Scrivo per passione, amo lo sport e le storie di sport, ma non solo; mi piace raccontare con un tocco di ironia. Baskettaro da sempre, figlio degli anni '70, cresciuto negli anni '80, evoluto negli anni '90.