Chissà cosa sarà passato nella testa di Dommaraju Gukesh, fenomenale scacchista nemmeno diciottenne – li compirà il 29 maggio -, una volta resosi conto di aver compiuto un’impresa straordinaria. Con una prestazione eccellente ha messo in fila altri sette dei migliori giocatori del mondo aggiudicandosi il Torneo dei Candidati 2024 e di conseguenza la possibilità di giocarsi a fine anno il titolo mondiale contro il detentore Ling Diren. Ovviamente è il più giovane di sempre a qualificarsi per un match iridato ma per Gukesh i record e vittorie precoci non sono certo una novità.
Un predestinato di successo
Nato in una famiglia benestante, da padre otorinolaringoiatra e madre microbiologa, Gukesh si avvicina al mondo degli scacchi all’età di 7 anni. Sin da subito le doti scacchistiche del giovane indiano emergono e lo portano a vincere nel 2018 il mondiale under 12 e altri importanti tornei giovanili in tutta l’Asia. Il 15 gennaio 2019, a soli 12 anni, 7 mesi e 17 giorni, diventa il terzo giocatore più giovane di sempre – solo il russo Karjakin e lo statunitense Mishra meglio di lui – a raggiungere il rango di Gran Maestro, il più alto titolo nel mondo degli scacchi.
Il primo grande squillo a livello internazionale arriva ad agosto 2022 alle Olimpiadi di scacchi, dove in prima scacchiera della squadra B indiana trascina il suo team fino alla medaglia di bronzo eliminando negli ottavi gli USA, testa di serie numero 1. Grazie alle sue prestazioni vince anche la medaglia d’oro individuale in prima scacchiera. Il mese successivo supera per la prima volta i 2700 punti ELO (il sistema di punteggio internazionale che determina le classifiche) e anche qui è il terzo più giovane di sempre a riuscirci, preceduto stavolta da Wei Yi e Alireza Firouzja.
Anche il 2023 è un anno ricco di soddisfazioni e in estate diventa il più giovane di sempre sopra i 2750 punti ELO. A fine anno i suoi risultati lo portano a chiudere secondo nel circuito FIDE e, considerando che il vincitore Fabiano Caruana si era già assicurato un pass per il Torneo dei Candidati, anche per il giovane Gukesh si spalancano le porte per quello che a tutti gli effetti è l’anticamera al titolo Mondiale, il sogno di ogni scacchista. Curiosamente anche qui sarà il terzo più giovane di sempre a partecipare ai Candidati e i due nomi che lo precedono in questa classifica sono delle autentiche leggende, due dei migliori giocatori di scacchi di sempre: Bobby Fisher e Magnus Carlsen.
Gukesh (in fondo) e la squadra indiana convocata alle Olimpiadi degli Scacchi del 2022
Torneo deciso in volata
Gukesh si presenta al Torneo in ottima forma, forte del secondo posto – peraltro con qualche rimpianto – al Tata Steel, uno dei più prestigiosi tornei del panorama internazionale, ma la concorrenza sembra molto agguerrita e il diciassettenne indiano non gode certo dei favori del pronostico. Gli altri partecipanti infatti arrivano dall’élite scacchistica mondiale: i numero 2 e 3 al mondo, gli americani Fabiano Caruana e Hikaru Nakamura; il vincitore degli ultimi due Tornei dei Candidati, il russo Ian Nepomniachtchi; il fenomenale iraniano naturalizzato francese Alireza Firouzja; gli altri due indiani Vidit Gujrathi e Rameshbabu Praggnanandhaa e, a chiudere, l’outsider azero Nijat Abasov.
Gli otto partecipanti si sfidano nella cornice canadese di Toronto in un doppio girone all’italiana su cadenza di gioco 120 minuti per le prime 40 mosse, poi altri 30 minuti da mossa 41, con un ulteriore incremento di 30 secondi dopo ogni mossa. Nelle prime battute del Torneo l’esperienza di Nepo sembra avere la meglio ma Gukesh, nonostante una brutta sconfitta contro Firoujza al sesto turno a causa del poco tempo rimasto sul cronometro, resta in scia al russo e alla furiosa rimonta a stelle e strisce di Caruana e Nakamura.
Una grande prova di forza di Gukesh nel match contro il connazionale Vidit al Torneo dei Candidati
La situazione a due turni dalla fine vede proprio questi quattro rimasti a giocarsi la vittoria finale. Nel penultimo turno Nepo e Nakamura uno contro l’altro non si prendono troppi rischi e chiudono con una patta la loro partita. Li raggiunge a quel punto in vetta Caruana che ha vita abbastanza facile con Praggnanandhaa. Gukesh in quel momento è ancora impegnato contro Firoujza e con un pareggio si avrebbero quattro giocatori in vetta a pari punti a una sola giornata dal termine. E con un finale degno dei migliori sceneggiatori di Bollywood il calendario il giorno successivo propone la doppia sfida incrociata Nepo – Caruana e Gukesh – Nakamura. Ma evidentemente a Gukesh la sconfitta nella partita di andata era rimasta scolpita nella memoria e con una grande prestazione riesce ad avere la meglio su Firoujza, vendicando l’unica sconfitta del suo incredibile torneo.
A un solo turno dalla fine quindi Gukesh si ritrova in vetta da solo con mezzo punto di vantaggio su tre dei più forti giocatori in circolazione. Ma se qualcuno pensava che la pressione avrebbe schiacciato il giovane indiano sul più bello, si sbagliava di grosso. Nell’ultima partita contro il fortissimo streamer Nakamura fila via tutto liscio e Gukesh porta a casa senza soffrire una patta che gli garantisce quantomeno gli spareggi. Ora non resta che aspettare l’esito della partita tra Nepomniachtchi e Caruana: chi vince va agli spareggi con Gukesh, se la partita finisce pari invece il Torneo va all’indiano.
L’italo-americano parte forte e mette pressione al russo che non ha mai la reale possibilità di portare a casa la vittoria. Caruana si ritrova almeno un paio di volte in posizione dominante ma non riesce a sferrare mai il colpo decisivo e dopo oltre 100 mosse si arrende alla strenua resistenza di Nepomniachtchi, decretando partita patta. La storia è fatta, Dommaraju Gukesh è ufficialmente il prossimo sfidante al titolo del Mondo.
Gukesh D esibisce il Candidates Trophy, che gli dà diritto ad un match per il titolo mondiale
Sfavorito ma non troppo
Tra novembre e dicembre quindi Gukesh sfiderà a tempo classico al meglio delle 14 partite il Campione del Mondo Ding Liren. Il cinese, dopo aver battuto Nepo in una sfida equilibrata e drammatica a livello sportivo, con errori in serie e continui ribaltamenti di fronte, non è sembrato essere così scintillante. La pressione di essere stato il primo cinese a vincere il titolo si è fatta sentire e per una persona schiva e poco avvezza alle luci della ribalta (basti vedere come ha sofferto il periodo del Covid e l’impossibilità di giocare tornei dal vivo) ha portato Liren a non ottenere buoni risultati in questo anno e mezzo di regno titolato.
Attualmente il cinese occupa il settimo posto nel ranking mondiale preceduto proprio da Gukesh che grazie al Torneo dei Candidati ha guadagnato oltre 20 punti ELO. Il match tra i due è sicuramente dal pronostico incerto ma non è assolutamente un’eresia pensare che Gukesh possa essere favorito, anche solo per l’incoscienza dei suoi quasi 18 anni.
Certo il titolo mondiale di Gukesh sarebbe un qualcosa che rivoluzionerebbe il mondo degli scacchi e magari, chissà, potrebbe convincere anche il campionissimo Carlsen a tornare a competere per il titolo che lo stesso norvegese aveva reso vacante due anni fa, per mancanza di motivazioni nei tornei a tempo classico, preferendo concentrarsi su altre cadenze di gioco in cui continua a dominare dimostrando di essere ancora il più forte.
Il cinese Ding Liren, attuale campione del mondo
Una scuola fortissima
La vittoria di Gukesh conferma lo stato di salute eccellente del movimento indiano, al momento uno dei più importanti del mondo, preceduto probabilmente solo da quelli russo e americano. L’India può già vantare un campione del mondo tra le proprie fila, la leggenda Viswanathan Anand, autentico apripista per le nuove generazioni di scacchisti indiani. Anand nei primi anni 2000 ha incantato con i suoi match mondiali e ha ceduto il titolo solamente nel 2013 al cannibale Carlsen.
Ancora oggi, a quasi 55 anni, Anand resta uno degli scacchisti migliori in circolazione – attualmente numero 11 del ranking – e sotto la sua ala sono sbocciati tantissimi talenti pronti a farsi largo sulle migliori scacchiere del mondo. Oltre a Gukesh e ai già citati Vidit e Praggnanandhaa, l’India può vantare un altro Top 10 in Erigaisi e ottimi giocatori del calibro di Harikrishna e Nihal Sarin. Fa impressione pensare che nei primi 100 giocatori del mondo ben 10 siano indiani (Daniele Vocaturo, il migliore scacchista oggi in Italia si ferma alla posizione 116) e che forse a fine anno uno di loro diventerà il più giovane Campione del Mondo della storia.
Il giovane Gukesh durante un incontro contro la leggenda Anand
Puntero è gratis e lo sarà sempre. Vive grazie al sostegno dei suoi lettori. Se vuoi supportare un progetto editoriale libero e indipendente, puoi fare una piccola donazione sulla piattaforma Gofundme cliccando sulla foto qui sotto. Grazie!