I ciclisti da seguire nel 2024

Con il Tour di Guangxi dello scorso mese, vinto dall’olandese Milan Valder, si è conclusa la stagione dell’UCI World Tour 2023. Le vittorie nei grandi giri di Primož Roglič, con l’impresa nell’ultima cronometro sul Monte Lussari, e di Jonas Vingegaard al Tour, con una stoica terza settimana di corsa, fanno ormai parte della storia recente del ciclismo. Il 2024 potrebbe rivelarsi un anno ricco di sorprese per alcuni giovani talenti, alla ricerca del primo grande trionfo tra i big, quali Carlos Rodriguez, Tom Pidcock, Juan Ayuso, Thomas Gloag, Lenny Martinez e Max Poole. Esploriamo quindi le aspettative per la stagione 2024, dove dopo ben quattro anni Tadej Pogacar non potrà più indossare la maglia bianca al Tour de France, essendo nato prima del 1999. Inoltre, daremo uno sguardo alle giovani speranze italiane che stanno emergendo nel mondo del ciclismo.

 

Carlos Rodriguez (INEOS Grenadiers)

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Rodriguez è un membro del Team INEOS Grenadiers, tesserato nel 2020 prima ancora di aver gareggiato nella categoria under-23. Il classe 2001 è un corridore completo che ha dimostrato grande determinazione, non soffrendo affatto il passaggio tra i professionisti. Nella passata stagione, dopo essersi fratturato la clavicola alle Strade Bianche, ha realizzato un vero e proprio exploit al Tour de France. Alla prima partecipazione alla Grande Boucle Rodriguez ha concluso la corsa al quinto posto della classifica generale. Lo spagnolo si è anche aggiudicato una tappa alpina, conclusasi a Morzine, davanti ai due dominatori delle ultime edizioni, Vingegaard e Pogačar. Poche settimane fa, subito dopo il settimo posto ottenuto al Giro di Lombardia, il Team INEOS ha annunciato il rinnovo del contratto fino al 2027, un evidente segnale della fiducia che la squadra britannica pone sul ragazzo. Lo spagnolo rappresenta una promessa per il futuro delle grandi corse, riuscirà ad ottenere un podio sui Campi Elisi già nella prossima estate? 

 

Tom Pidcock (INEOS Grenadiers)

 

Tom Pidcock, un altro membro del Team INEOS Grenadiers. La sua versatilità nelle competizioni su strada e nel ciclocross lo rende un talento eccezionale. Ha già dimostrato il suo valore vincendo la Freccia del Brabante nel 2021 e le Strade Bianche nel 2023. Inoltre, si è aggiudicato la tappa del Tour 2022 che si concludeva sulla leggendaria Alpe d’Huez. Pidcock è pronto a conquistare ulteriori vittorie nelle stagioni future, in particolare il suo background di ciclocrosser e mountain biker lo identifica perfettamente come profilo da seguire per le classiche monumento. Sulle strade scoscese del giro di Lombardia e sul pavé della Parigi-Roubaix partirà certamente nel lotto dei favoriti. Pidcock ha già degli obiettivi ben chiari per il 2024, oltre alla già programmata partecipazione al prossimo Tour. Il ragazzo inglese che ha già vinto sull’asfalto, sullo sterrato e sul fango, ha infatti confermato che lotterà per una medaglia alle prossime Olimpiadi sia nella competizione su strada che nel cross-country.

 

Juan Ayuso (UAE Team Emirates)

 

Juan Ayuso è un giovane talento spagnolo ed è membro del Team UAE Emirates. Nella categoria juniores, ha dimostrato la sua classe sia in salita che nelle prove a cronometro, evidenziando le caratteristiche di un vero prototipo di ciclista completo. Il suo passaggio alla categoria professionistica nel 2021 è stato impressionante: Ayuso ha subito messo in mostra le sue anche doti tra i corridori più esperti. L’abilità di scalare le salite e competere efficacemente nelle prove contro il tempo lo rende un talento polivalente, un aspetto cruciale nelle corse a tappe. Con un terzo ed un quarto posto nella classifica generale della Vuelta a España possiede un curriculum eccezionale per un classe 2002. Ayuso potrebbe davvero rappresentare una piacevole sorpresa per il 2024. Lo spagnolo ha già annunciato che d’accordo con il suo team parteciperà per la prima volta al Tour de France. Lo stesso Ayuso non ha nascosto le sue ambizioni, affermando di voler collaborare col capitano Pogačar, ma senza giocare un ruolo da semplice gregario.

 

Thomas Gloag (Jumbo-Visma)

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Thomas Gloag, britannico classe 2001, grazie alla corporatura leggera si è distinto fra gli Juniores per le sue doti di scalatore. Professionista dal 2023, ha rifiutato un contratto dal team INEOS, preferendo il Team Jumbo-Visma. Lo squadrone olandese con due dei migliori scalatori al mondo, Vingegaard e Roglič, è stato certamente l’ambiente ideale per sviluppare il suo talento sulle strade di montagna. Proprio la partenza del campionissimo sloveno in direzione Bora Hansgrohe, potrebbe garantirgli più spazio e libertà di azione in una squadra che rimane comunque la più forte e completa del gruppo. La sua prima partecipazione al Giro d’Italia si è conclusa con un rispettabile 76° posto. La vittoria nella classifica giovani alla Volta a la Comunitat Valenciana sottolinea il suo potenziale nelle corse a tappe.

 

Lenny Martinez (Groupama-FDJ)

 

Lenny Martinez, nato nel 2003 da una famiglia d’arte ciclistica, è il figlio di Yannick e nipote di Mariano Martinez. Approdato tra i professionisti nel 2023, si sta affermando da subito come il classico scalatore peso piuma (1,67 m per 52 kg). Durante la sesta tappa della Vuelta a España 2023, Martinez ha fatto parte di una fuga epica che ha raggiunto il traguardo nell’Osservatorio Astrofisico di Javalambre. Pur giungendo secondo dietro a Sepp Kuss, ha conquistato la maglia rossa. A soli 20 anni e 51 giorni, Martinez è diventato il più giovane leader nella storia della Vuelta e il secondo ciclista più giovane a indossare la maglia del primato in un grande giro, secondo soltanto ad Henri Cornet che ottenne la maglia gialla al Tour del 1904 ad appena 19 anni e 344 giorni. La sua prima partecipazione alla Vuelta si è conclusa con un notevole 24° posto. La montagna è il suo pane.

 

Max Poole (Team DSM)

 

Max Poole, ciclista britannico dalla poliedrica storia sportiva, ha iniziato dal calcio, distinguendosi per la sua straordinaria resistenza. Con un fisico imponente di 185 cm, è un passista dalla pedalata potente e continua. Nonostante la sua stazza, Poole ha sorpreso difendendosi molto bene anche in salita. Il classe 2003 ha concluso la sua prima Vuelta a España con un rispettabile 49° posto. Le sue caratteristiche di fondista con buoni spunti anche quando le pendenze si fanno impegnative, lo identificano come un profilo da seguire per le corse di tre settimane. Con il Team DSM, ci si aspetta che Poole continui la sua crescita.

 

I giovani azzurri

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L’Italia vanta una nuova generazione di ciclisti talentuosi pronti a emergere sul palcoscenico mondiale. Nomi come Alessandro Covi, Andrea Bagioli, Filippo Conca e soprattutto Antonio Tiberi stanno guadagnando sempre più risonanza nelle competizioni ciclistiche internazionali. Sebbene al momento nessun giovane italiano abbia raggiunto livelli eccellenti, questi ragazzi hanno le potenzialità per esprimersi ad alti livelli già nella prossima stagione. In particolare, il classe 2001 Tiberi, che gareggia per il team Bahrain Victorious, mantiene ritmi alti sia nelle corse contro il tempo che sulle montagne. Nella passata stagione il suo percorso di crescita è stato limitato anche da problemi giudiziari, che però adesso sono stati risolti. Diverso il discorso di Lorenzo Milesi, che ha esordito tra i professionisti in questa stagione. Per lui oltre ad un 37° posto alla Milano-Sanremo e la vittoria nella Cronosquadre di apertura della Vuelta è stata una stagione avara di piazzamenti. Tuttavia il titolo mondiale nella cronometro under-23 ottenuto a Glasgow è un successo che porta con sé molte aspettative. Il bergamasco classe 2002 seguirà il percorso di Filippo Ganna per diventare uno dei migliori cronoman del mondo?

 


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catenaccio

Di Giancarlo Piscopo

Un arabo normanno con influenze culturali teutoniche, lusitane e Charrúa. Appassionato di epica, attende la prossima sfida Indurain contro Pantani per poterne scrivere su puntero.it.