Calcio

Questo Torino ancora non funziona

In questo inizio di stagione, il Torino di Juric sembra in grande difficoltà: dopo 10 giornate, i granata sono 13esimi in Serie A con 12 punti, con un bottino di appena 7 reti segnate. Le uniche vittorie sono arrivate contro Genoa, Salernitana e Lecce. Nell’ultima partita è arrivata una sconfitta casalinga contro il Frosinone, che è valsa l’eliminazione dalla Coppa Italia e ha scatenato la contestazione della Curva Maratona. Questo anche perché prima dell’ultima vittoria a Lecce, il Toro ha inanellato 4 partite di fila senza segnare. Una serie negativa che non avveniva dalla stagione 2013-2014, ovvero quasi 10 anni fa. In mezzo ci sono le sconfitte contro Lazio e Inter, un tedioso 0-0 contro il Verona, l’ennesima sconfitta nel derby contro la Juve e dei problemi enormi nel creare occasioni. In questa stagione di Serie A, infatti, i granata sono 18esimi per expected goals e big chance create, 19esimi per tiri totali e addirittura 20esimi per tiri verso la porta. Oltretutto, nelle partite casalinghe del 2023, il Toro ha vinto solo 4 partite sulle 19 giocate, spazientendo ancor di più il pubblico.

Per capire cosa non sta funzionando nel Toro, però, bisogna però fare un salto nel passato, a quando Ivan Juric decide di sedersi sulla panchina del Torino.

 

Stagione 2021-2022

Siamo nell’estate 2021, Juric ha appena lasciato il Verona dopo due stagioni memorabili e decide di accettare l’incarico di allenatore del Toro, che viene da una risicata salvezza. L’obiettivo del tecnico croato è quello di costruire un nuovo ciclo creando un’idendità chiara, fondata sui suoi principi di gioco e sull’utilizzo del 3-4-2-1. Nonostante qualche battibecco con la società, Juric riesce ad avere una rosa adatta al suo credo tattico e dopo due sconfitte di fila con la rosa incompleta, dalla terza giornata in poi, la squadra comincia ad ingranare. La vera arma è un’opprimente fase di non possesso che impedisce agli avversari di sviluppare con agevolezza il gioco. Il Torino terminerà la stagione con il secondo miglior PPDA del campionato (9,98), ovvero il dato che misura in modo decrescente l’intensità del pressing di una squadra.

Milan 1-0 Torino (Serie A 2021-2022)

 

Le marcature sono a uomo e vengono rispettate rigorosamente a tutto campo. Contro difese a 4 come quella del Milan i tre attaccanti si dividono la marcatura sui due centrali e il regista, mentre gli esterni di centrocampo marcano il terzino sul proprio lato quando entra in possesso del pallone. Infine i due centrocampisti e i tre difensori seguono il proprio riferimento anche quando abbandona la sua posizione naturale.

Torino 4-0 Fiorentina (Serie A 2021-2022)

 

Gli avversari sono costretti a ricevere spalle alla porta perché ogni riferimento è marcato stretto a uomo. L’unica soluzione è provare a giocarsi la parità numerica nella metà campo del Toro, cercando con un lancio lungo gli attaccanti che però se la devono vedere con gli anticipi dei difensori granata, veri e propri mastini.

Torino 4-0 Fiorentina (Serie A 2021-2022)

 

La squadra di Ivan Juric effettua una media di 11,1 intercetti a partita, il quarto miglior dato in Serie A, influenzato sicuramente dalla dominanza di Gleison Bremer che concluderà la stagione con 105 intercetti complessivi (numero più alto del campionato) ed il premio di miglior difensore del campionato.

Altrettanto positive sono le stagioni di Ricardo Rodriguez e Djidji, completamente rivitalizzati dal neo-tecnico, che fa giocare con frequenza anche i giovani Buongiorno e Zima.

Ma il Toro non è solo muscoli e grinta, bensì anche fluidità e brillantezza offensiva. Come ogni allievo di Gasperini che si rispetti, Juric invita la sua squadra a sviluppare il gioco sulle catene laterali. I granata, infatti, sviluppano il 73% delle manovre offensive sulle corsie.

A partire dalla fase di costruzione si vanno a creare dei quadrilateri laterali formati da braccetto, centrocampista, esterno e trequartista. Il Toro ha poi la fluidità di cambiare gioco con facilità, passando da una catena all’altra, oppure di eludere il pressing avversario sullo stesso lato nel quale era cominciato lo sviluppo.

Lazio 1-1 Torino (Serie A 2021-2022)

 

In questa fase è fondamentale il contributo dei due trequartisti che, essendo i vertici alti del quadrilatero, devono portare a compimento le uscite dal basso con corse alle spalle degli avversari. Brekalo e Praet sono stati quasi perfetti in questo aspetto, essendo giocatori rapidi e intelligenti.

Lazio 1-1 Torino (Serie A 2021-2022)

 

Nella precedente immagine, Lazzari va a marcare Vojvoda in ampiezza, mentre Lucas Leiva pressa Pobega in possesso del pallone: questo libera spazio per Brekalo che può andare via in velocità, e sfruttare un 4 quattro 4 nella metà campo avversaria.

Lazio 1-1 Torino (Serie A 2021-2022)

 

Ma i quadrilateri laterali sono sfruttati anche nella metà campo avversaria, attirando gli avversari verso l’esterno del campo e liberando l’area di rigore, che solitamente viene occupata dalla punta e invasa da un centrocampista e dall’esterno sul lato opposto.

Lazio 1-1 Torino (Serie A 2021-2022)

 

In questo frangente sono decisivi gli esterni di centrocampo che con dei cross devono trovare i compagni in mezzo all’area: Singo, Vojvoda e Ansaldi hanno fornito 10 assist complessivi. Ma a questa capacità nel rifinire le azioni, va aggiunta anche la capacità di finalizzarle. Infatti un pattern molto utilizzato è il cross dalla sinistra verso Singo che rimpie l’area di rigore e conclude di testa: l’ivoriano ha trovato tre gol stagionali, di cui due su cross di Vojvoda.

Juric è riuscito a trasformare Lukic e Pobega in due centrocampisti rognosissimi, difatti sono rispettivamente il primo e il terzo giocatore con più falli commessi del campionato. Il centro del campo è il settore più delicato, fondamentale da controllare, e quando le marcature a uomo saltano la parola d’ordine è fallo tattico.

Ma i due si sono resi rilevanti anche in fase di possesso, inserendosi spesso in area di rigore o servendo i compagni per il tiro in porta. Lukic ha messo a segno 5 gol e 4 assist, oltre ad essere stato nominato vice-capitano, mentre Pobega ha messo a referto 4 gol e 3 assist.

Il Torino concluderà la stagione al 10° posto con 50 punti e la quinta miglior difesa del campionato, davanti a Roma, Atalanta e Lazio. Tuttavia il problema da risolvere in vista della nuova stagione è una grande difficoltà nel segnare, dato che la squadra si è piazzata 13esima per gol fatti e 12esima per expected goals. È sicuramente mancato il peso specifico del Gallo Belotti, rimasto ai box per lunghi tratti durante la stagione e che in estate deciderà di terminare la parentesi granata.

 

Stagione 2022-2023

L’estate 2022 vede tantissime partenze e di conseguenza tanti cambiamenti. Come già detto Belotti lascerà a parametro zero, così come Ansaldi. Pobega, Brekalo, Praet, Mandragora e Pjaca torneranno dal prestito nelle rispettive squadre, per rimanerci o trasferirsi altrove. Bremer sarà la cessione più remunerativa nella storia del Torino, portando 41 milioni nelle casse granata, ma ad acquistarlo sono i rivali di sempre della Juventus, beffando così i tifosi, che avevano tanto idolatrato il difensore brasiliano.

Vagnati è chiamato a rimpiazzare giocatori importantissimi per Juric. In particolare centrocampo e trequarti vanno completamente rinnovati. Come sostituto di Bremer viene scelto Perr Schuurs, centrale dell’Ajax, acquistato per poco più di 9 milioni di euro, mentre per sostituire Ansaldi arriva in prestito dall’Inter Valentino Lazaro. Sulla trequarti ci sono Miranchuk, Vlasic, Radonjic e Karamoh, mentre davanti rimane solo Sanabria, a cui si aggiungono Pellegri e Seck, arrivati nella precedente sessione di mercato invernale. Infine il centrocampo non viene rimpolpato più di tanto dato che arriva solo il giovane Ilkhan. Oltre a Lukic e Linetty, c’è anche Ricci, regista di prospettiva prelevato nel gennaio 2022 dall’Empoli per meno di 10 milioni.

Queste novità hanno determinato un cambio di approccio nella fase di non possesso di Ivan Juric, che ha deciso di diminuire l’intensità del pressing. Il PPDA -che ricordiamo si misura decrescentemente- è aumentato notevolmente (13,96), passando da essere tra i migliori del campionato, a piazzarsi tra i peggiori sei. L’intento del mister è quello di ridimensionare la fatica in fase di non possesso per sfruttare a pieno la qualità dei suoi nuovi innesti come Ricci, Miranchuk e Vlasic.

La svolta definitiva avviene con la cessione di Lukic nel calciomercato invernale, preliminare all’arrivo di Ivan Ilic dal Verona, per una cifra che si aggira sui 15 milioni. Avendo in mano giocatori di questo livello tecnico, Juric vuole sfruttare al massimo la loro qualità creando un contesto che li faccia esprimere al meglio.

Viene quindi proposta una fase di possesso meno frenetica, più ordinata e, a differenza dell’anno scorso, orientata ai corridoi centrali, anzichè alle corsie laterali. Nella seguente immagine, vediamo che nella trequarti centrale si crea un quadrilatero formato da Ilic, Miranchuk, Karamoh e Sanabria, con l’ampiezza che viene fornita dagli esterni, e Schuurs avanzato a creare maggiore imprevedibilità (questa funzione verrà svolta eccellentemente da Buongiorno nel finale di stagione).

Torino 2-2 Cremonese (Serie A 2022-2023)

 

Questa densità che si crea nella zona centrale del campo, libera dello spazio sulle corsie che può essere sfruttato dagli esterni di centrocampo. Gli avversari sono di conseguenza costretti a lasciare la libertà di crossare, oppure di far allargare un terzino e liberare il mezzo spazio, dove può inserirsi un trequartista.

Sassuolo 1-1 Torino (Serie A 2022-2023)

 

Questo nuovo stile di gioco ha favorito l’esplosione di Antonio Sanabria che ha concluso la stagione con 12 gol, di cui ben 10 messi a segno nel 2023. Come vediamo dalla seguente schermata, il paraguaiano trova agevolezza nel muoversi e controllare il pallone costantemente nella zona centrale del campo: dopo diversi scambi con Ilic e Vlasic, segnerà il gol del vantaggio contro il Monza.

Torino 1-1 Monza (Serie A 2022-2023)

 

Invece nella successiva immagine, Miranchuk controlla il pallone al limite dell’area attirando su di sè diversi difensori della Salernitana. Sanabria si muove intelligentemente alle loro spalle, il russo lo serve con un filtrante perfetto e il numero 9 non deve fare altro che depositare la palla in rete.

Torino 1-1 Salernitana (Serie A 2022-2023)

 

Complice l’ipotesi di esclusione della Juventus dalle coppe europee (che infatti arriverà), il Toro ha la possibilità di lottare per un 8° posto che significherebbe Conference League, e che svanirà solo all’ultima giornata, dopo la sconfitta contro l’Inter.

Tuttavia il Torino ha concluso il proprio campionato di nuovo al 10° posto. Sembra che manchi sempre qualcosa alla compagine di Ivan Juric per poter fare quel salto di qualità tanto bramato dai tifosi… ma che cosa? Possiamo localizzare delle problematiche sia nella fase di possesso che nella fase di non possesso.

La fase difensiva dei granata resta impeccabile: sono di nuovo la quinta miglior difesa del campionato (davanti ad Atalanta, Fiorentina e le due milanesi) e addirittura quarti per expected goals subiti. Però c’è un difetto evidente che ha influenzato negativamente questo dato ovvero i calci piazzati. I granata sono passati da essere la quinta miglior difesa su piazzato ad essere la sesta più perforata.

Torino 0-4 Napoli (Serie A 2022-2023)

 

Il Torino i calci d’angolo a sfavore li marca a zona, con un blocco di calciatori davanti al primo palo che hanno il compito di intercettare il pallone. Ma pare proprio che gli avversari abbiano intercettato gli anelli deboli di questo sistema difensivo che sono precisamente tre: il primo palo stesso, il dischetto e il secondo palo.

Sul primo palo gli avversari piazzano i riferimenti più alti ed abili nello stacco, che spesso sono riusciti a superare in elevazione i vari Schuurs, Rodriguez e Sanabria. Nella partita contro l’Empoli il pallone scavalca la zona di densità e finisce sulla testa di Luperto, ma sono arrivati gol anche da parte di Djuric, Bremer ed Osimhen.

Empoli 2-2 Torino (Serie A 2022-2023)

 

La zona del dischetto solitamente viene lasciata abbastanza libera, piazzando uomini di bassa statura o di poca fisicità come Ricci, Vlasic o Karamoh: quando la palla supera la zona di densità può finire anche in questa zona che spesso viene dominata dai saltatori avversari come Danilo ai danni di Karamoh nel derby.

Juventus 4-2 Torino (Serie A 2022-2023)

 

Infine il secondo palo viene difeso dall’esterno opposto al lato del calcio d’angolo che può perdersi in marcatura il riferimento, come accade in occasione del derby d’andata raffigurato qui sotto, spesso dopo una sponda proveniente dal primo palo.

Torino 0-1 Juventus (Serie A 2022-2023)

 

Il dato dei gol segnati è sempre il maggior punto di debolezza dei granata, che si piazzano 14esimi in questa classifica, e 13eimi in quella degli Expected Goals. Una grande mancanza è stata sicuramente quella dell’attacco alla profondità, eseguito bene il primo anno da Brekalo e Praet, ma riproposto con meno frequenza da Radonjic e Karamoh, calciatori che preferiscono la palla sui piedi per puntare l’uomo.

Atalanta 4-4 Torino (Serie A 2021-2022)

 

Nella precedente immagine vediamo Praet che scarica il pallone e attacca intelligentemente la profondità eludendo il movimento del difensore atalantino. Mentre nella seguente vediamo Radonjic che invece di effettuare dei contro movimenti, rimane in ampiezza, aspettando di ricevere il pallone per puntare il difendente della Roma.

Torino 0-1 Roma (Serie A 2022-2023)

 

Il problema è che, anche a causa di costanti infortuni, Radonjic e Karamoh, sono stati molto incostanti durante la stagione, permettendo al Toro di usufruire raramente della loro miglior versione.

In vista della nuova stagione, per rimediare ai problemi riscontrati, sarebbero servite conferme alla struttura dei due anni precedenti e allo stesso tempo rinnovamento.

 

Stagione 2023-2024

Nell’estate 2023 gran parte della squadra è stata confermata. Gli unici due partenti sono stati Singo, trasferitosi al Monaco per 10 milioni, e Ola Aina, svincolatosi per poi aggregarsi al Nottingham Forest (oltre ai marginali Adopo, Verdi, Berisha e Warming). Miranchuk, Vlasic e Lazaro hanno fatto ritorno dal prestito, ma gli ultimi due sono stati comunque riacquistati in seguito, rispettivamente per 12 e 4 milioni. Il sostituto di Singo è Bellanova, ingaggiato dal Cagliari per una cifra complessiva di circa 9 milioni. Schuurs è stato tenuto, Ricci è stato blindato ai danni della Lazio, mentre Buongiorno si è opposto all’ultimo ad uno scambio che l’avrebbe portato a vestire la maglia dell’Atalanta in cambio di Zapata e Soppy. Alla fine il centravanti e l’esterno sono diventati granata comunque. Sono arrivati anche Tameze e Sazonov.

L’acquisto di Zapata ha portato grande entusiasmo nella piazza ma ciò non toglie che rimasti scoperti diversi reparti. Come trequartista puro è rimasto solo Vlasic, dato che non è stato scelto nessun sostituto di Miranchuk. La presenza di Zapata e Sanabria potrebbe invitare Juric a schierare un modulo a due punte, ma in nove giornate è successo solo una volta. Il reparto di esterni che prima vedeva Ansaldi, Vojvoda e Singo mettere a referto molteplici gol e assist, ha subito una grande involuzione, visto che oggi l’unico ad aver influito su un gol è stato Bellanova con un assist.

Il PPDA è aumentato ancor di più (14,04), mentre tutte le statistiche offensive sono spaventosamente calate. Il field tilt (che misura la percentuale di possesso palla nella trequarti avversaria), che al primo anno era 57% e al secondo 56%, ora è calato a 53%. I tocchi nell’area di rigore avversaria, che nelle prime due stagioni erano 19 a partita, ora sono solo 15, ovvero il terzo peggior dato del campionato. Nelle stagioni precedenti, i tiri in porta erano rispettivamente 3,7 e 3,8 per 90 minuti, mentre ora sono solo 2,3, il peggior dato di tutta la Serie A. Insomma, quella che prima era una difficoltà, ora è un vero e proprio incubo.

La notizia ancora peggiore è che ora i granata non possono neanche più fare affidamento sulla difesa impenetrabile degli anni precedenti: Schuurs si è da poco rotto il crociato, Djidji non ha ancora giocato una partita, mentre Buongiorno, Sazonov e Zima sono tornati da poco. Questo squilibrio fisico contribuisce a piazzare il Torino 7° nella classifica dei gol subiti e 10° in quella degli expected goals subiti.

Il Toro ha perso la propria identità. Tutto ciò che era stato costruito negli anni precedenti sembra essere andato in fumo, dato che, una volta in possesso della sfera, il Toro sembra non avere la minima idea di cosa dover fare.

Torino 0-3 Inter (Serie A 2023-2024)

 

In questo caso entrambi i centrocampisti scivolano tra difensore centrale e terzino svuotando completamente il centro del campo, creando una grandissima rottura che complica la costruzione. Questa pessima occupazione degli spazi impedisce ai granata di andare a concludere a rete. Si sente anche la mancanza di un giocatore come Miranchuk, capace di inventare da solo il gol partita o di mandare in porta i compagni, cose che Vlasic non è ancora riuscito a fare, incidendo poco e nulla in questo inizio di stagione. Del croato abbiamo potuto apprezzare due versioni: quella pre-mondiale catatterizzata da tre gol in tre partite di fila, e quella post, dove era molto coinvolto nel giro palla centrale, trovando cinque assist e un gol bellissimo da fuori area.

Torino 1-0 Lecce (Serie A 2022-2023)

 

Nel 2022, Vlasic aveva trovato grande comodità nell’occupare gli spazi liberati da Radonjic, giocando molto vicino alla porta, e segnando infatti quattro gol da agosto a novembre. Nella seconda parte della stagione, il suo apporto in zona gol è diminuito, ma si è cercato di sfruttare la sua qualità tecnica nella creazione di occasioni: il croato ha concluso la stagione con una media di 3,17 azioni da tiro create per 90 minuti, e con 63 passaggi chiave complessivi, più di qualsiasi altro elemento della rosa torinese. Oggi invece è totalmente isolato dal resto della squadra in un sistema di gioco che aumenta la distanza tra i giocatori e diminuisce la loro sintonia, facilitando così gli errori e creando un vortice negativo.

Dopo la pausa di ottobre, abbiamo visto qualche cambiamento nello scacchiere di Ivan Juric: il tecnico ha cambiato sistema di gioco, passando al 3-5-2, e di conseguenza variando anche le tendenze tattiche. Le due punte hanno svolto funzioni differenti, inclini alle loro caratteristiche:

Torino 1-2 Frosinone (Coppa Italia 2023-2024)

 

Sanabria ha lavorato tantissimo spalle alla porta, venendo spesso incontro al portatore di palla e aiutando il giro palla granata.

Lecce 0-1 Torino (Serie A 2023-2024)

 

Invece Pellegri e Zapata si sono occupati di dare profondità, allungare gli avversari, e di farsi marcare dai difensori avversari per liberare spazio ai compagni.

Le mezzali hanno corso molto, spingendosi frequentemente in avanti, e occupando gli spazi tra terzino e difensore centrale avversario.

Lecce 0-1 Torino (Serie A 2023-2024)

 

Oltre a Tameze e Ricci -che incide nel gol partita a Lecce-, il Toro ha scoperto anche Gvidas Gineitis, centrocampista lituano autore di due grandi prestazioni contro Lecce e Frosinone. Il numero 66 ha mostrato anche grande applicazione in fase di non possesso: nella partita contro i ciociari ha vinto 7 contrasti e recuperato 5 palloni, mentre contro i pugliesi ha contenuto molto bene le incursioni di Rafia e Gonzalez.

Lecce 0-1 Torino (Serie A 2023-2024)

 

Tuttavia, le rotazioni sono ancora troppo macchinose, e la qualità sotto porta non è delle migliori: nel rapporto gol segnati / tiri in porta, i granata sono la decima peggior squadra dei top 10 campionati europei, con un tasso di conversione del 4,8%.

Juric ha la difficile missione di mettere a posto le cose il più presto possibile, prima che la piazza si spazientisca più che mai. Se le prime due stagioni dell’ex Verona hanno lasciato insoddisfazione nell’ambiente granata, la terza sta completamente deludendo i tifosi.

 


Ascolta Catenaccio, il podcast di Puntero. Puoi trovarlo su Spotify, oppure ti basta cliccare qui sotto.

Francesco Bonsi

Ho 16 anni, lavoro come match-analyst in una squadra di Prima Categoria, e vivo di calcio. Amo sconfinatamente Roberto De Zerbi e i suoi discepoli.

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